ROMA. Dalla Capitale arriva una raccolta di quaranta poesie della messinese Alessia De Luca, ex collaboratrice del settimanale “Centonove”. Il libro “Del dolore che non conosciamo”, edito da L’Erudita, raccoglie liriche nate durante il periodo di lockdown che vogliono narrare un dolore universalmente condiviso per accendere i riflettori sui piccoli drammi quotidiani, che spesso rimangono nell’ombra.

“La silloge si compone di quaranta poesie brevi, che vogliono simboleggiare la quarantena (intesa nel suo significato originario, come segregazione di quaranta giorni prescritta per malati affetti da malattie contagiose) e rappresentano delle vere e proprie istantanee sulla vita di altrettanti personaggi, i più disparati, vittime e carnefici indistintamente, che vivono in completo isolamento i loro dolori personali.

La solitudine di chi è relegato ai margini, per scelta o costrizione, è il filo conduttore dell’intera raccolta, che si propone di essere una sorta di viaggio nella quotidianità di coloro i quali soffrono da soli, e per la condizione che li affligge automaticamente sfuggono alla comprensione del mondo circostante, si nascondono, per paura o per vergogna, o più semplicemente vivono una totale alienazione dalla realtà. C’è una domanda di sottofondo che pervade l’intera opera e si affaccia prepotentemente da ogni lirica: è molto semplice entrare in empatia con chi prova un dolore a noi noto, ma cosa sappiamo davvero del dolore che non conosciamo?

La raccolta di poesie è acquistabile sia presso la libreria Colapesce di Messina sia su amazon.

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