spazzatura

MESSINA. “Approfondire la situazione della sicurezza urbana nel Capoluogo, con particolare attenzione al degrado urbano del territorio”. È l’argomento di cui si è discusso questa mattina nel corso di una riunione convocata dalla prefetta di Messina, Cosima Di Stani. All’incontro hanno partecipato, oltre al questore e ai comandanti provinciali della Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il sindaco del Comune di Messina, l’assessore con delega ai rifiuti, i comandanti della Polizia Municipale e della Polizia Metropolitana, il presidente di Messina Servizi.
La prefetta – spiega una nota – “ha sottolineato come il tema del degrado urbano sia collegato alla percezione di sicurezza da parte del cittadino e spesso si rivela, anzi, un ostacolo alla sicurezza stessa. In tale ottica si è proceduto ad un focus sulla situazione dei rifiuti in città e, in particolare, il Sindaco della Città Metropolitana ha fatto presente che, nonostante gli sforzi della Polizia Locale e l’attivazione di telecamere di videosorveglianza, le violazioni in materia sono numerose e il contrasto al fenomeno, nonostante l’impegno profuso, non determina i risultati desiderati”.

“A fronte delle criticità rappresentate dal Primo cittadino – prosegue il comunicato – nel corso della riunione è stato disposto, nell’ambito del piano di controllo del territorio, un deciso rafforzamento delle misure di vigilanza nonché il potenziamento dei servizi di prevenzione, allo scopo di incrementare le forme di contrasto al fenomeno in argomento, soprattutto nei quartieri dove è più manifesta la presenza di rifiuti abbandonati”. È stato  sollecitato inoltre l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza nelle aree più interessate dal fenomeno. Nel contempo si è convenuto, così come era stato peraltro previsto in un precedente Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica sui temi della sicurezza urbana, di convocare una riunione per un complessivo approfondimento del fenomeno della malamovida connessa al disagio giovanile, cui parteciperà l’Autorità Giudiziaria.

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