MESSINA. “Ovviamente non ho partecipato perché già preso da mille cose riguardanti gli impegni che ho già detto ma anche altre riunioni con gli assessori perché abbiamo delle scadenze ben precise. Noi non ci siamo stati, ma nessuno è stato contattato per concordare la data o l’orario della convocazione del Consiglio comunale”. Così il sindaco Cateno De Luca giustifica la sua assenza dal Consiglio comunale di oggi pomeriggio, già fissato da diversi giorni e la cui data e orario sono stati comunicati (e ricordati stamattina) tramite l’ufficio stampa di Palazzo Zanca.

Per il sindaco Cateno De Luca, le 17 del pomeriggio non è un orario consono, perché “per noi è lavorativo. Magari per voi no ma per noi sì, che siamo impegnati in piena emergenza”: “Noi siamo in trincea costantemente  […] alle 17 noi siamo in pieno fermento”, afferma durante la consueta diretta Facebook, aggiungendo che “mi è stato detto che era semplicemente per parlare delle misure che già noi abbiamo adottato e di quelle che stiamo adottando. C’è tempo per parlare, per carità. Noi qui in questo momento siamo in piena emergenza. Dopodiché ho chiesto anche se c’era una proposta di delibera da discutere e non c’è, o se c’era una proposta di ordine del giorno da votare e non mi è stato detto nulla. E allora non voglio fare polemiche in un momento così delicato, né consento strumentalmente ad altri di farle”.

Ma c’era da discutere, come anticipato un mese fa dal consigliere comunale del M5S Paolo Mangano, che proponeva di mettere in discussione un documento bipartisan (ovvero una strategia socio economica che preveda degli appositi contributi e sgravi per i cittadini), mentre pochi giorni fa il consigliere Nello Pergolizzi evidenziava “la poca disponibilità di alcuni assessori e la difficoltà di confronto con il Sindaco, a causa della sua costante presenza sul territorio (blitz, sopralluoghi, ecc.), le dirette su Facebook, le interviste alle testate giornalistiche e alle emittenti televisive, impegni istituzionali, ecc., hanno generato una mancanza di dialogo tra soggetti che rappresentano in modo differente le istituzioni”.

Qual è l’orario ottimale per il sindaco: dalle 22 in poi, “visto che lo facciamo telematicamente”: “Che problema c’è se lo facciamo a mezzanotte o alle 5 di mattina? Non c’è nessun problema. Quindi, lo voglio dire proprio perché le polemiche per queste situazioni credo che siano le ultime cose di cui dovremmo dare cenno alla città”, continua De Luca, invitando il presidente (che per ora, vista l’assenza di Claudio Cardile, è Nino Interdonato) a chiamarlo la prossima volta: “chi ha gestito la seduta, che prenda il telefono e quando vuole convocare un Consiglio comunale noi ci siamo sempre, come ci siamo sempre stati. Ma cortesemente, essendo i responsabili di tutta questa situazione, è meglio stabilire orario e anche la data”.

Nel frattempo, alla seduta telematica il gruppo consiliare del Pd ha abbandonato “l’Aula” perché assente sia il sindaco che la Giunta: “Non esiste che in un momento in cui la Città deve discutere del suo futuro, delle proposte per la ripartenza di Messina, delle responsabilità delle scelte che sono state prese fino ad oggi, non si sia trovata tra una diretta Facebook, un intervento da Barbara D’Urso e una occupazione della Regione, un’ora per confrontarsi (portandogli rispetto istituzionale) con il Consiglio Comunale – ha scritto il consigliere Alessandro Russo in un post Facebook – Qualcuno pensa di governare la Città da solo, senza ostacoli. Ebbene: sappia che non gli si offrirà il fianco. Si deve portare rispetto alle Istituzioni della Città”.

“A Messina, il Sindaco, regolarmente avvisato, ha ritenuto di non partecipare ai lavori del consiglio comunale per discutere degli interventi economici in favore della città”, ha aggiunto Massimo Rizzo di LiberaMe.

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