MESSINA. Era stato annunciato più o meno com la “Rumble in the jungle”, l’incontro di pugilato tra Mohammed Alì e George Foreman; è finito con momenti di confronto, dialogo fra le parti, qualche raro momento di tensione, proposte operative e l’assenza di uno dei “contendenti”: la sfida fra i librai e il sindaco Cateno De Luca, dopo i fatti della scorsa settimana, e in programma oggi, praticamente non c’è stata.

I rappresentanti del circolo Pickwick, come avevano annunciato, si sono presentati di prima mattina a Piazza del Popolo, come fanno da anni, allestendo la loro bancarella di libri usati. De Luca, dopo il concerto tenuto a Trapani due giorni fa e il breve tour per alcuni villaggi di ieri, ha trascorso una mattinata in famiglia e non si è presentato. Chi invece c’era, e anche in numero sufficiente ad allentare la tensione, erano le forze dell’ordine. Diverse unità di vigili urbani, agenti di polizia e carabinieri (presenti in ragione della denuncia presentata dai librai all’inizio della scorsa settimana a carico di De Luca e del commissario della Polizia municipale Giovanni Giardina) hanno presidiato la piazza, insieme a un discreto numero di cittadini curiosi di vedere come sarebbe andata a finire. Presenti sul posto, fra gli altri, anche tre consiglieri comunali (Cristina Cannistrà, Alessandro Russo e Salvatore Sorbello) e il presidente di Arcigay Rosario Duca.

Cosa è successo? Poco o nulla, nei fatti. Tra i librai ed i vigili è iniziata una lunghissima negoziazione, con entrambi a spiegare le rispettive posizioni e le reciproche ragioni, in maniera molto più tranquilla (ma anche determinata) rispetto alla settimana scorsa. Non ci sono stati sequestri (o minaccia di effettuarli, come la scorsa settimana), alcune persone sono state identificate per esigenza di verbale di servizio, la presenza dei consiglieri comunali ha spostato l’attenzione sulle soluzioni, piuttosto che sui problemi, noti ed evidenti a tutti, ma soprattutto è emersa la presenza di tanti cittadini in piazza, a difesa di un presidio culturale. Cosa che non si vedeva da un bel po’.

«La questione – spiega Cristina Cannistrà – inizia dalla chiusura del mercato dei rigattieri, che ha portato questi signori a spostarsi a Piazza del Popolo. Sembra che abbiano tentato di regolarizzare la loro posizione rivolgendosi sia al dipartimento per l’occupazione suolo sia all’Annona, ma la risposta che gli è stata data è che non facendo attività commerciale e fiscale non sono soggetti a questo tipo di richiesta. Da qui si è scatenata questa situazione, anche per le modalità abbastanza discutibili del sindaco, che invece di dialogare con le persone preferisce tirare in aria i libri e minacciare il sequestro. È chiaro che bisogna trovare una soluzione e ci impegneremo a normare il tutto attraverso un regolamento».

«Messina – commenta Alessandro Russo – è l’unica città fra le grandi città italiane a non avere un regolamento che normi e regoli le attività di rigattiere, con l’individuazione di tempi, modi e spazi per svolgere regolarmente queste attività, che non rientrano fra quelle classiche di commercio. A breve presenteremo un regolamento che possa finalmente restituire dignità a queste persone, dato che il sindaco, non si capisce bene per quali ragioni, ha deciso che queste attività non si debbano svolgere. Ma dove non arriva il sindaco arriverà sicuramente questo consiglio comunale»

Fra gli obiettivi dei consiglieri anche la predisposizione di una mozione di atto di indirizzo all’Amministrazione per individuare delle apposite aree.

 

(Chiediamo scusa per la qualità altalenante dell’audio, ndr)

 

 

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