MESSINA. Il sindaco Cateno De Luca si schiera con il governatore Nello Musumeci («Era tempo che si svegliasse») e appoggia l’ordinanza regionale con cui il Presidente della Regione Siciliana dispone la chiusura degli hotspot e dei centri di accoglienza fino al 10 settembre. D’altro canto, dichiara il primo cittadino in un video su Facebook, “non posso assolutamente accettare che Nello Musumeci passi per un pessimo imitatore del sindaco Cateno De Luca“, facendo riferimento alla chiusura dell’hotspot di Bisconte (di competenza del Ministero degli Interni), disposta circa un mese fa con un’ordinanza sindacale.
Secondo quanto riferisce il primo cittadino messinese, infatti, “Roma ha già annunciato che impugnerà l’ordinanza del Presidente Musumeci“. Pertanto, “caro presidente, nel giro di pochi minuti facci sapere quali saranno le tue prese di posizione – continua De Luca, incitando il Governatore – perché non è pensabile che quest’ordinanza sia stata fatta con il solo scopo di farsela impugnare e dire ai siciliani che, comunque, qualcosa hai tentato di fare“. Un po’ quello che è accaduto durante i tre mesi di lockdown, quando lo stesso sindaco Cateno De Luca si è scagliato contro tutto e tutti, compresi organi gerarchicamente superiori, che inevitabilmente hanno annullato i suoi provvedimenti (come ad esempio l’ordinanza che istituiva la famosa banca dati “Si passa a condizione” per l’attraversamento dello Stretto di Messina).
Poi di nuovo il riferimento alla “sommossa” che in questi giorni ha sollevato diverse critiche: «Tu e la tua Giunta dovete guidare il popolo siciliano alla sommossa. Facci sapere quali sono le contromosse a fronte di un annullamento da parte della mia amica Luciana Lamorgese, che da Ministro dell’Interno ti tratterà come ha finora trattato me, con le mie ordinanze. Uniti, tutti insieme, aspettiamo da te quali saranno le proteste eclatanti che metterai in campo contro il Governo centrale, che con scellerata indifferenza nei confronti dei siciliani, mette a repentaglio la pubblica e privata incolumità».
Al termine, l’incitamento finale: «Tutti uniti contro Roma che continua ad utilizzare la Sicilia con scelleratezza e soprattutto utilizzando strutture inadeguate che mettono a repentaglio la pubblica incolumità. Forza Nello, facci sognare», e cala il sipario.
Due grandi politici a confronto:
” A chi spara la minchiata più grossa “