MESSINA. “Assenza di partecipazione nella gestione della Città metropolitana di Messina” è quanto denunciato in un’interrogazione inviata da Antonio De Luca al Presidente della Regione, Nello Musumeci, e all’Assessore per le Autonomie locali e Funzione Pubblica, Marco Zambuto. Sul punto non è tardata ad arrivare la risposta del sindaco metropolitano Cateno De Luca.

Di seguito la risposta integrale inviata dal sindaco metropolitano Cateno De Luca:

“In merito alla interrogazione del deputato regionale on. De Luca (M5S), di cui alla nota stampa ‘De Luca (M5S) denuncia: dominio gestionale quasi monocratico della Città Metropolitana di Messina’, si ritiene opportuno precisare:

1. il Sindaco Metropolitano è di diritto il Sindaco del Comune capoluogo in forza della legge regionale n. 15 del 2015 e successive modifiche e integrazioni, che attua in Sicilia la cosiddetta ‘legge Delrio’ (L. n. 56 del 2014) ;
2. lo stesso Sindaco Metropolitano in Sicilia svolge le funzioni attribuite alla Conferenza Metropolitana in base al Decreto del Presidente della Regione Siciliana n. 576 del 02/07/2019;
3. le funzioni del Consiglio Metropolitano, nelle more delle elezioni di secondo livello, differite più volte dal 2013 sempre con leggi regionali, sono in atto svolte dall’Ing. Santi Trovato, giusto decreto di nomina del Presidente della Regione Siciliana n. 541 del 29/05/2020.

Pertanto, il cosiddetto ‘dominio gestionale quasi monocratico della Città Metropolitana di Messina’ è frutto di scelte legislative nazionali e regionali, che interessano non solo la Città di Messina, ma anche Palermo e Catania e tutte le ex- province siciliane (ora Liberi Consorzi Comunali).

In qualunque caso, si segnala che l’attività di questa Amministrazione è stata da sempre improntata a garantire i rapporti con tutti i Sindaci dei Comuni, tanto da avere organizzato numerosi incontri, sia a livello comprensoriale, sia a livello comunale, per discutere e condividere direttamente gli obiettivi della programmazione strategica e dello sviluppo locale, anche sulla spinta per l’attuazione del Masterplan, del bando periferie, degli accordi di programma stipulati con i Comuni, singoli o associati, e del Piano Strategico Metropolitano, che nel prossimo futuro dovranno confluire nelle missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Si precisa, infine, che la Città Metropolitana non fa parte dell’Assemblea Territoriale Idrica, né ha rapporti con AMAM spa, come si può facilmente verificare in base alla disciplina in materia di risorse idriche di cui all’art. 3 comma 2 della legge regionale n. 19/2015.”

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