MESSINA. Interdizione del suolo pubblico in spiaggia e sui colli San Rizzo per l’1 maggio. Si torna ad aprile dell’anno scorso, quando il sindaco Cateno De Luca aveva disposto la “zona rossa” a Capo Peloro e sui Colli San Rizzo per contrastare gli assembramenti a Pasqua e Pasquetta 2020.
Dopo quanto verificatosi ieri nella spiaggia di Torre Faro, con assembramenti e cittadini riversati in riva al mare, infatti, questa mattina il sindaco ha annunciato in diretta Facebook che emanerà un’ordinanza sindacale affinché non si verifichi quanto accaduto ieri per il primo di maggio.
“Osserverò a modo mio la situazione, dopodiché nessuno si incazzi se io farò i miei interventi pubblici ed eventualmente anche le mie segnalazioni – ha dichiarato in diretta – Siamo tutti stanchi, però ancora non ci siamo. E’ inutile che quando arriva anche solo la sensazione del liberi tutti incominciamo a darci alla bella vita. Ci rendiamo conto che con tutte le varianti basta un giorno per bruciare tutto ciò che si è stato fatto? Quando voi vi mettete a ballare sulla spiaggia, cosa ci concludete? Significa mortificare chi ha chiuso o chi ha perso la vita. E’ ovvio che poi mi costringete a fare ordinanze. E ordinanza sarà. Ieri ci siamo sentiti anche con il prefetto. Ho voluto evitare di fare ieri l’ordinanza di interdizione dei luoghi, proprio perché capisco che vi sentite pressati. Però se questo sentirsi pressati porta a diventare coglioni allora no, non lo posso consentire. Di conseguenza, per l’1 maggio io farò un’ordinanza dove vi vieterò anche di uscire di casa. Così la finiamo”.
“Ero combattuto se farla o meno, perché la gente è esasperata. Però più esasperati degli imprenditori e delle famiglie che hanno perso congiunti e quant’altro, non ce n’è. Il vostro disagio e la vostra disperazione non sono paragonabili – conclude – Preferisco essere sceriffo che coglione, ce ne sono diversi in giro, ne ho visti tanti nelle foto. Il comportamento di ieri lo traduciamo per l’1 di maggio con un divieto di andare in spiaggia o sui colli San Rizzo”.
