MESSINA. «Asini volanti che giocano sulla pelle della città». È il modo in cui il sindaco dimissionario Cateno De Luca definisce su Facebook i consiglieri comunali di Messina, già presi mira a più riprese nel corso del suo mandato, a margine della lunga seduta in Aula di ieri in merito all’affidamento ad Amam del servizio di pulizia della caditoie, raccolta acque bianche e gestione fontane pubbliche (rinviata ad oggi dopo un duro scontro con Fusco, la fuoriuscita dall’aula del gruppo M5s e la conseguente mancanza del numero legale).

«Credo di aver dato prova di grande resistenza alla guida della città scontrandomi ogni giorno dentro e fuori il palazzo municipale per amore della città e per tenere fede all’impegno assunto a giugno 2018 con la mia comunità. Ho rischiato la mia salute e la mia pelle dimettendo più volte per ottenere un minimo di spinta per portare avanti il governo della città. La mia giunta comunale – scrive il sindaco – in questi anni ha dovuto lavorare con il freno a mano tirato perché ogni delibera discussa in consiglio comunale per noi è stata una vera e propria via crucis faticando dieci volte in più rispetto al necessario. Anche rispetto alla guida criminale e scellerata dell’Asp il consiglio comunale, tranne alcuni consiglieri comunali come Pergolizzi – Serra – Cipolla – Giannetto – de Leo, non ha voluto tutelare la città perché servi degli appetiti politici dei loro deputati di riferimento o colmi di odio nei miei confronti perché hanno dovuto tenere lontane le mani dalla marmellata. L’aumento dei morti di Covid, l’aumento de contagio per le omissioni dell’Asp, le famiglie affette da Covid prigioniere dei rifiuti a causa di asp, cittadini ostaggi perché non hanno l’esito del tampone, gli operatori sanitari abbandonati per la mala gestio di asp, una città che paga il prezzo della gestione criminale di Asp…. Tutto questo secondo mister animo sereno è un problema tra me e La Paglia e non invece fra la massima rappresentanza popolare come il consiglio comunale e le istituzioni regionali. Con animo sereno, devo ammettere che è sotto gli occhi di tutti che il consiglio comunale è stato trasformato nel “Grande fratello In salsa buddace” (citazione) dove si tenta di mettere il bavaglio al sindaco arrivando a violare i regolamenti consiliari ed anche le leggi come è stato con il mancato dibattito e confronto sulla relazione del secondo anno di attività del sindaco e della sua giunta comunale che dal mese di agosto scorso giace presso la presidenza del consiglio comunale nonostante la legge impone che entro dieci giorni debba essere valutata dal consiglio comunale (il precedente sindaco è stato più volte denunciato dai Consiglieri comunali perché non presentava tale relazione pensate un pò …). E quando io mi incazzo e sbatto in faccia ai signor consiglieri comunali le loro balordaggini – prosegue – i signori consiglieri si incazzano ed aumentano le ripicche facendo mancare il numero legale o usando il voto di astensione per bocciare atti importanti per la città», scrive ancora, postando il video della seduta consiliare di ieri.

«Alla fine di questa seduta cosa hanno fatto gli asini volanti? – prosegue –  Se ne sono andati facendo venire meno il numero legale perché non all’altezza di affrontare il dibattito continuando ad usare come i vigliacchi il voto di astensione che per regolamento è equiparato al voto contrario. Ora alcuni asini volanti cominceranno a fare le vittime perché il sindaco gli ha fatto la bua, faranno i dispetti non venendo in consiglio comunale, ritarderanno l’approvazione del bilancio facendo altro danno perché così non possiamo avviare i ristori per la nostra comunità, i soliti riti trasversali per cercare di depistare l’attenzione della comunità dalle loro responsabilità. Nonostante siamo in piena pandemia buona parte del consiglio comunale continua a giocare. Ora non ci sto più».

 

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