MESSINA. “Non bisogna avere doti di preveggenza, ma basta ascoltare gli esperti del settore, per capire che queste misure di limitazione comporteranno una recrudescenza delle patologie psichiatriche e un numero elevato di cittadini a rischio che sempre più farà ricorso all’aiuto degli specialisti del settore e, nei casi più gravi, potrebbero essere costretti al TSO. Orbene, è necessario che ogni Asp contenga nel suo territorio i ricoveri per TSO, evitando le migrazioni che hanno costituito finora quasi la regola.  Ancor più è necessario che si realizzi negli ospedali Covid un SPDC (Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura) dedicato, per evitare il rischio di contagio negli altri ospedali e nei SPDC non Covid, ovvero idonei locali, all’interno dei reparti covid, con stanze SPDC covid dedicate. Per intervenire non bisogna aspettare che ciò avvenga: per contrastare gli effetti del virus si deve giocare di anticipo, non all’inseguimento”.

Lo afferma il deputato regionale del Pd Franco De Domenico, in un comunicato con cui guarda ciò che accadrà dopo la fine dell’emergenza coronavirus ed il lento ritirno alla normalità. Che, secondo il parlamentare, tanto normale non sarà.

“Oggi pomeriggio è stata convocata l’Aula, alla presenza del Presidente Musumeci e mi farò carico di presentare queste mie considerazioni, così come le idee per programmare una ripresa delle attività economiche da pensare fin da oggi per non essere impreparati una volta conclusa questa fase”.

Oltre al punto di vista psichiatrico, De Domenico mette sotto i riflettori anche i disturbi dello spettro autistico: “Le famiglie che devono fronteggiare queste situazioni sono al limite della sopportazione, già era difficile prima, figurarsi ora. Ci sono situazioni che stanno diventando esplosive. Queste famiglie evidenziano che oltre alla maggiore difficoltà di accesso a quelle strutture che garantiscono il supporto di terapie cliniche, si sono aggiunte quotidiane difficoltà che le famiglie sono costrette a fronteggiare in solitudine e in una realtà ancor più complessa come quella dell’isolamento domiciliare, dovendo gestire ogni giorno, e per tutto il giorno, i propri figli senza l’aiuto dei servizi scolastici. Appare, infatti, paradossale che, mentre tutto il corpo docente sta fronteggiando con abnegazione l’emergenza di portare avanti un programma scolastico on-line e, soprattutto, impegnando i ragazzi per buona parte della giornata, non sia stato previsto alcunché per i ragazzi disabili. Eppure, durante l’anno scolastico, è previsto che seguano un programma differenziato finalizzato, non al conseguimento del diploma, quanto di un attestato. Ritengo che sia molto importante che le istituzioni scolastiche diano il loro fondamentale contributo a queste famiglie, individuando percorsi didattici a distanza che possano impegnare anche questi ragazzi, utilizzando, peraltro, gli insegnanti di sostegno e gli Assistenti alla Autonomia e alla Comunicazione in forza ad ogni Istituto scolastico”, ha spiegato il deputato del Pd

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments