di Andrea Denaro e Claudia Mangano

 

MESSINA. Anche la Sicilia, come il resto d’Italia, è ormai uscita dalla fase di lockdown da quasi dieci giorni. Ma come avanza la curva epidemiologica? Lo dicono i numeri, che continuano a far ben sperare: a Messina i guariti (che aumentano giornalmente) stanno per raggiungere gli attuali positivi che, invece, sono ogni giorno di meno. Neanche dopo il 18 maggio, quando si è dato il via alle attività di vendita al dettaglio, barbieri, bar e ristoranti, la curva modifica la sua andatura, e i contagi continuano a scendere mentre i decessi hanno raggiunto valori nulli. In pratica, Messina e la Sicilia si stanno riprendendo (seppur lentamente e con qualche brusca accelerazione) con numeri che non sono mai stati altissimi e che comunque continuano ad abbassarsi. Curioso, però, che nel dettaglio delle singole giornate la curva epidemiologica di Messina non rispecchi i valori siciliani. Anzi. Spesso si contrappone.

Il famigerato “picco” a Messina si è raggiunto il 21 aprile con 412 attuali positivi. Da quel momento (tranne che per qualche marginale eccezione) la curva epidemiologica nella provincia peloritana ha preso a scendere, fino ad arrivare ai 286 positivi di ieri. In particolare, sono due i gradini in discesa più significativi: il primo si ha tra il 26 e il 27 aprile, quando si passa da 83 guariti a 109 (quindi si parla di 27 positivi in meno nel giro di ventiquattro ore); il secondo tra il 14 e il 15 maggio, per cui si passa da 151 guariti a 196 (45 positivi in meno).

Questo improvviso aumento dei guariti resta più o meno costante per i dieci giorni successivi e porta la linea delle guarigioni cittadine ad innalzarsi e avvicinarsi sempre più a quella dei contagi (che di contro, continua a scendere). Mentre si appiattisce la curva dei decessi, a Messina non particolarmente numerosi, anzi, fermi per dieci giorni a 56 casi (dal 16 al 25 maggio), solo ieri c’è stato il primo deceduto dopo una settimana e mezzo. Si parla del 9% di soggetti deceduti sul totale dei contagiati.

Diversa, invece, la situazione in Sicilia: i dati messinesi, infatti, non sono in linea con quelli regionali, anzi, spesso sono opposti: quando in Sicilia si è registrato un forte calo di positivi, a Messina (provincia in proporzione tra le più colpite dai contagi) la situazione rimaneva quasi invariata; mentre, quando i dati regionali erano più o meno costanti, nella provincia peloritana si registravano notevoli variazioni in discesa.

Ad esempio, la prima significativa discesa di positivi al Coronavirus in Sicilia si ha tra il 24 aprile (giorno in cui si è raggiunto il “picco”: 2.320 positivi) e il 26, quando si sono registrati 217 attuali contagiati in meno. Ma, mentre da quel giorno in Sicilia, i contagi sono tornati a salire fino al 4 maggio, Messina ha assistito al  primo “boom” di  guarigioni. Standby regionale il 5 (i positivi sono rimasti uguali) e dal 6 (due giorni dopo l’avvio ufficiale della fase 2) i contagi in Sicilia non sono mai più saliti: la curva prosegue solo in discesa, mentre a Messina a volte c’è stata qualche risalita.

Per quanto riguarda la discesa regionale tra il 24 e il 26 aprile, la differenza la fanno Catania (con quasi settanta guariti), Agrigento (oltre sessanta), Siracusa (circa sessanta) e Trapani (quasi quaranta), mentre a Palermo ed Enna il contatore è sceso di qualche decina e nelle altre province di poche unità.

Un altro esempio di come la curva messinese non rispecchi quella siciliana lo si ha il 24 maggio: mentre in Sicilia si sono registrati 59 casi in meno, a Messina aumentavano, anche se solo di una unità.

Il segnale più forte di una lenta ma decisiva uscita dall’emergenza per la Sicilia lo si percepisce osservando l’andamento della curva epidemiologica dal 5 al 24 maggio, quando il contatore, fermo a 2202, crolla fino a 1453 attuali positivi. Si parla di 749 casi in meno nel giro di venti giorni, il calo più drastico dall’inizio della pandemia.

Altro arco temporale significativo per la curva epidemiologica regionale, inoltre, è quello dal 14 al 16 maggio, quando si registrano 195 positivi in meno in due giorni (94 e 101), e stavolta a contribuire è anche Messina. Mentre indicativa è la data del 17 maggio, quando (finalmente) la linea dei guariti e la linea degli attuali positivi (con andamenti opposti) si incrociano al valore 1.566.

In linea con i valori degli attuali positivi, dei guariti e dei deceduti sono i dati degli incrementi giornalieri cittadini,  quotidianamente in calo. Ma mentre a Messina il primo giorno senza nuovi contagiati si è registrato il 27 aprile, in Sicilia è stato il 23 maggio.

Da notare, però, che nella provincia peloritana i tamponi risultati positivi giornalmente hanno avuto un decremento significativo a partire dal 2 maggio: senza considerare l’1 (dieci nuovi contagiati), in quasi un mese ci sono stati solo 17 nuovi casi positivi. A rovinare la media sono due giornate in cui sono risultati positivi 4 tamponi e una in cui ce ne sono stati 2. Per il resto, il mese di maggio è caratterizzato da 14 giornate senza nuovi contagiati e il resto da un solo tampone positivo.