PALERMO. “Le misure pensate per il settore del commercio e la soluzione dei voucher scelta dal Governo per venire incontro alla crisi della filiera del turismo sono insufficienti e rischiano di essere tardive”. A sostenerlo è Confesercenti Sicilia che sta preparando una serie di emendamenti da presentare al governo sul Bilancio in discussione e che già nei giorni scorsi, per il settore del turismo, con una lettera inviata agli assessori Armao, Messina e ai vertici dell’Irfis, aveva chiesto di istituire un “fondo di crisi” da utilizzare per finanziamenti a fondo perduto e proprio a questo scopo.

“Sull’Isola – dice il presidente di Confesercenti Sicilia Vittorio Messina – un’attività su tre rischia di non potere più riaprire passata l’emergenza sanitaria. Una situazione che avrà ripercussioni drammatiche per il nostro sistema economico produttivo e per la tenuta dei livelli occupazionali”.

Le misure approntate nella manovra di bilancio in discussione non convincono Confesercenti su più fronti. “Sono misure insufficienti e inadeguate – dice Messina – sia sotto il profilo di dotazione economica che della strategia perché non intervengono o lo fanno solo in modo marginale, sul punto cruciale per assicurare la sopravvivenza delle aziende: la possibilità di garantire loro liquidità immediata a copertura delle voci di costo di gestione che oggi, in assenza di entrate, espongono le aziende al rischio di non avere più la forza per riaprire”.

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