MESSINA. La consigliera comunale del Pd Antonella Russo ha depositato una richiesta di chiarimenti all’Asp di Messina, ed una interrogazione urgente al sindaco dimissionario di Messina, Cateno De Luca, “quale massima Autorità sanitaria cittadina, al fine di conoscere il reale stato di gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti speciali prodotti dai circa 5.000 positivi cittadini in stato di isolamento domiciliare perché positivi al Covid-19”, scrive Antonella Russo.

“La gravissima situazione cittadina e le lamentele di numerosissimi cittadini meritano immediate e non più rinviabili risposte – prosegue la consigliera – ho chiesto all’Asp di conoscere i motivi del ritardo dell’invio delle note di trasmissione dei cittadini positivi al Covid-19 alle ditte Medieco Servizi Srl ed Hub Ambiente Srl, incaricate di effettuare tale servizio, e delle cause per le quali la gestione della raccolta e dello smaltimento di questi rifiuti speciali, che per ordinanza del Presidente della regione Sicilia sono di competenza dell’Azienda sanitaria, è gestita con così grave ritardo ed inadeguatezza rispetto alla condizione di centinaia di malati di Covid che vivono anche per molti giorni a stretto contatto con i loro rifiuti”.

Al contempo, la consigliera Russo ha interrogato il sindaco De Luca “al fine di sapere se il motivo ostativo alla presa in carico di questi rifiuti da parte della società Messina Servizi sia solo la mancanza di contratto con l’Asp, visto che pare ci siano almeno 60 comuni, tra cui Barcellona P.G., Lipari, Milazzo, che hanno già avviato la gestione di tali rifiuti speciali, pur senza l’esistenza di un contratto sottostante redatto con l’Asp, o in attesa di formalizzarlo”.

La consigliera Russo ha chiesto, infine, al primo cittadino “se il Comune si sta muovendo, viste le evidentissime carenze organizzative dell’Azienda sanitaria, in sostituzione di essa, così come prevede espressamente il provvedimento del Dirigente al dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti, prot n. 0045723 del 18.11.2020, che autorizza i Comuni che ne hanno necessità (e Messina è sicuramente in cima alla lista), a prelevare e avviare a smaltimento i rifiuti provenienti dalle utenze in cui soggiornano pazienti in isolamento, dandone prima   comunicazione all’Asp, e in caso di sua difficoltà o di suo inadempimento — come sta avvenendo in città — avvalendosi di apposita ditta specializzata  (nel nostro caso l’Azienda Messina Servizi Bene Comune), addebitandone i costi sostenuti all’Asp territorialmente competente”.

“E’ chiaro, infatti – conclude la consigliera comunale – che non si può più rimanere in attesa di un contratto per la presa in carico di questo servizio da parte del Comune di Messina, che inspiegabilmente pare l’Asp non voglia o non possa sottoscrivere, e che l’accertamento di responsabilità su chi ha negato e/o ritardato un così delicato e vitale servizio devono avvenire solo dopo la risoluzione immediata del grave problema igienico-sanitario che attualmente vivono decine e decine di famiglie messinesi”.

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