MESSINA. Da una parte le ferie che si prolungano, dall’altra l’impegno per le regionali che ha coinvolto pressochè tutti e quaranta i consiglieri comunali: settembre non è il mese ideale per l’attività d’aula, eppure in undici sono riusciti a raggiungere il massimo dei compensi ottenibili (2.184 euro lordi, grossomodo 1500 netti, tetto massimo mensile per i consiglieri comunali, che corrisponde a 1/3 dell’indennità di funzione del sindaco), e sfondare il muro delle di trentanove sedute (quelle in più non vengono retribuite), per un totale di quasi 69mila euro: parecchi, se paragonato per esempio ad aprile, che storicamente è un mese in cui “si lavora molto”, in cui il totale dei compensi è stato di meno di 63mila euro.

Quarantanove sedute di commissione, nove di consiglio e sei delibere approvate in un mese di lavoro, in cui il più stakanovista è Carlo Abbate, che ha partecipato a 48 sedute (quindi ne ha fatte nove “gratis”), mentre l’ultima in classifica è Carmelina David, che partecipa a zero sedute e guadagna zero euro. Qualche curiosità: Pio Amadeo, sempre tra quelli che hanno più presenze, in classifica stavolta risulta penultimo. Motivo? Si è dimesso il 12 settembre. Poche presenze anche per Elvira Amata (anch’essa in genere molto partecipe), probabilmente perchè impegnata in prima persona nelle regionali, quale candidata nella lista di Fratelli d’Italia. Oltre Pio Amadeo (e ovviamente Carmelina David), non riesce a superare il muro dei mille euro lordi il solo Santi Sorrenti.

 

In basso il numero di sedute per consigliere (primo grafico, in verde) ed il compenso lordo ricevuto (secondo grafico, in rosso)

 

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