16.53. Dopo tre ore dall’inizio previsto, la discussione su una delle delibere più importanti si chiude con una manciata di interventi, senza che sia stato nemmeno votato uno solo dei dodici emendamenti. Il problema è molto più politico che amministrativo, e l’aula di votare l’affidamento dei servizi alla nuova società non ne ha alcuna voglia. E il clima teso dopo le richieste di condanna per Gettonopoli non aiuta di certo. Nel frattempo, il settore dei rifiuti è una polveriera

16.40. Ricomincia la seduta. Il Pd torna in aula e prende la parola Antonella Russo, proponente del primo emendamento, che prescrive che la delibera sia firmata dal sindaco e non dall’assessore. Votazione nominale, aula con quattordici consiglieri, il numero non è valido, la sessione è chiusa.

16.15. La seduta è uno stillicidio: arriva un’altra sospensione. “Per cinque minuti”. Ovviamente non ci crede nessuno, e di riprendere i lavori se ne parlerà tra mezzora.

16.07. E’ programmata una nuova sospensione, ma prima l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua risponde sul concordato di Messinambiente, sollecitato da Libero Gioveni (Centristi) e Lucy Fenech (Cmdb). “Per prassi si danno sessanta giorni per predisporre il piano di rientro più altri sessanta per esaminarli, quindi la scadenza sarebbe prorogata al 3 luglio: il 30 giugno scadrà anche l’affidamento a Messinambiente”. Non lo dice, ma spera che il consiglio si sbrighi prima ad organizzare i compiti della nuova società

15.59.  Il capogruppo del Pd Antonella Russo prima di continuare chiede di mettere in discussione gli emendamenti prima di intervenire sulla delibera vera e propria. Secondo Elvira Amata (Fratelli d’Italia, ex assessore all’Ambiente), ricorda che Castronovo a novembre ha messo in evidenza una serie di dubbi sulla delibera. Non sembra che ci sia troppa voglia di discuterla, la delibera

15.55. La discussione la tronca il segretario generale: se il nuovo dirigente ha perplessità amministrative sull’atto scritto dal suo predecessore, apporrà parere negativo, altrimenti si può procedere.

15.50. rapido giro di opinioni: Maurizio Rella (Cambiamo Messina dal Basso) si accoda a Gennaro, e chiede se ce la faranno ad approvare la delibera entro il 2 maggio, alla vigilia della presentazione del concordato da parte di Messinambiente per evitare il fallimento. Anche Daniela Faranda (Ap)  chiede spiegazioni.

15.47. Interviene Pippo Trischitta (Forza Italia). “Il dirigente Castronovo non ha sottoscritto il contratto di servizio, di chi è la paternità di questo atto?”. Quella dell’alternanza tra i dirigenti è una formalità sulla quale i lavori potrebbero impantanarsi. E infatti Trischitta la palla l’ha colta al balzo

15.42. Il primo intervento è di Gaetano Gennaro (Pd). Gennaro lamenta la complessità dell’atto, che tra l’altro è stato redatto da un dirigente (Domenico Signorelli) e oggi è presentato da Castronovo.

15.40. Riprendono i lavori. Un’ora dopo l’apertura della seduta. Che è iniziata con mezzora di ritardo.

15.08. Niente, falso allarme. In aula c’è un’atmosfera sonnecchiosa, e non aiutano lo scirocco, la primavera e l’abbiocco post-prandiale. Nel loggione, i dipendenti di Messinambiente, che dovrebbero passare in blocco alla MessinaServizi, ogni tanto rumoreggiano.

15.06. Il segretario Antonio le Donne è arrivato mezz’ora fa, il dirigente Castronovo ha appena fatto il suo ingresso in aula. Forse, se non ci sono altri impedimenti (tipo consiglieri che spazientiti sono usciti dall’aula per sgranchirsi le gambe), la seduta può ricominciare.

14.53. La delibera oggi in discussione ha ricevuto dodici emendamenti. Prima del voto finale, quindi, si discuteranno uno per uno, si voteranno, e poi si procederà all’approvazione della delibera. Voci di corridoio vorrebbero un’indecisione del Pd, dal voto dei consiglieri del quale (quattro) dipende la sorte della delibera di affidamento del servizio ambientale a MessinaServizi Bene Cmune.

14.47. Mentre si attende, un veloce ripasso: Messinambiente, la società che si occupa oggi di rifiuti, è in regime di concordato “in bianco”: ne è stato chiesto il fallimento, il 3 maggio al giudice delegato Giuseppe Minutoli deciderà se accordare il piano di rientro o meno. La MessinaServizi Bene Comune è stata costituita dal notaio e registrata in Camera di commercio alla fine di marzo dall’amministratore unico Beniamino Ginatempo.

14.39. Puntualmente, dopo l’apertura della seduta con sedici consiglieri presenti, arriva la sospensione. Si attendono il segretario generale Antonio Le Donne ed il dirigente all’Ambiente Natale Castronovo.

14.30. Sta per iniziare, con la consueta mezzorata di ritardo, la seduta di consiglio in cui si discuterà dell’affidamento dei servizi di igiene ambientale alla nuova partecipata MessinaServizi Bene Comune, che prenderà, presumibilmente dal 1 luglio, il posto di Messinambiente. La questione è ovviamente curiosa: a inizio gennaio è stata votata la costituzione della nuova partecipata, ma non i servizi che dove svolgere. La delibera di affidamento, prima di arrivare in aula, ha avuto il parere sfavorevole da parte della commissione ambiente. In aula, dicono le previsioni, si preannuncia battaglia.

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