Ci sono anche dei siciliani, tra cui un messinese, fra i docenti coinvolti dell’inchiesta nazionale “Chiamata alle armi”, che ha portato all’arresto in tutta Italia di sette professori universitari della cattedra di Diritto Tributario, accusati di corruzione. Tra gli indagati figurano un professore dell’Università di Palermo, Andrea Parlato, uno di quella di Catania, e uno di Enna. Tra i 22 interdetti dallo svolgimento delle funzioni universitarie c’è anche il messinese Andrea Colli Vignarelli, oltre a Salvatore Sammartino, Daniela Mazzagreco e Maria Concetta Parlato dell’Ateneo di Palermo.

L’operazione, eseguita questa mattina dalla Guardia di Finanza di Firenze, è partita su tutto il territorio nazionale dopo un primo caso di corruzione  accertato nel capoluogo fiorentino. Le indagini hanno preso il via dal tentativo di alcuni professori universitari di indurre un ricercatore universitario, candidato al concorso per l’Abilitazione scientifica nazionale all’insegnamento,  a “ritirare” la propria domanda per favorire un terzo soggetto in possesso di un curriculum inferiore, promettendogli che si sarebbero adoperati con la competente Commissione giudicatrice per la sua abilitazione in una successiva tornata.

Ai domiciliari sono finiti Fabrizio Amatucci, docente alla Federico II di Napoli, Giuseppe Maria Cipolla (Università di Cassino), Adriano di Pietro (Università di Bologna), Alessandro Giovannini (Università di Siena), Valerio Ficari (Università di Roma 2), Giuseppe Zizzo (Università Carlo Cattaneo di Castellanza, Varese), Guglielmo Fransoni (Università di Foggia). Tra gli indagati anche l’ex ministro Augusto Fantozzi, anche lui docente di diritto tributario.

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emmeaics
emmeaics
26 Settembre 2017 10:24

ogni tanto fanno queste scoperte clamorose di fatti che sanno anche i bambini di un anno. Peccato che i giovani raramente si ribellano, se denunciassero sempre quello che succede all’università, non vedremmo più queste cose.