Franco Pierluisi e il progetto per Capo Peloro – Finis Terrae

Franco Pierluisi
Franco Pierluisi (1936-1992) fece parte del Grau (Gruppo Romano Architetti e Urbanisti). La sua relazione forte con la storia, la sapienza disciplinare dell’architettura e la riscrittura dei codici di relazione tra architettura e paesaggio approdano sullo Stretto di Messina attraverso la sua attività accademica e di ricerca presso la scuola di architettura di Reggio Calabria. Nel 1989-1990 la sua vasta visionarietà spaziale e la sua analiticità descrittiva si esprimeranno nel progetto Finis Terrae per Capo Peloro a Messina.
In questo progetto Franco Pierluisi rielabora l’immagine casuale dell’esistente definendo un’architettura del Capo e opponendosi allo sfrangiamento dell’abitato contemporaneo. Il progetto è costruito intorno ad alcune tracce di scavi e rilevati, alle scorie delle infrastrutture tecniche e a quelle originarie dei simboli che assumono nuova forza attraverso le relazioni tra segno e luogo. Il sistema edificato immaginato come un’architettura urbana è un servizio spaziale per i cittadini, un elemento orizzontale che contiene attività e servizi e un elemento verticale con più piattaforme–belvedere incastrate nel pilone Enel servite da un ascensore veloce che scorre all’interno di un’antenna strallata in acciaio ancorata al pilone e a terra.
È un progetto che ridefinisce l’immagine del paesaggio e che definisce il margine della punta della Sicilia orientale e lo fa con una dichiarazione progettuale visionaria ed esplicita, anticipando molti dei temi, dei concorsi e delle proposte che interesseranno il dibattito successivo su quell’area di Messina.
un grazie all’arch. Luciano Marabello per questo regalo che aiuta a ricordare ai messinesi, emigrati e non, la dignità che merita la Città.