Un’area pedonale nella città delle eterne polemiche

 

Con l’avvicinarsi delle festività natalizie ricomincia l’eterno e stucchevole dibattito sulle aree pedonali (a partire da via dei Mille): un argomento che in riva allo Stretto divide l’opinione pubblica in guelfi e ghibellini, mentre nel resto della Sicilia (e del mondo) i centri storici sono ormai pedonalizzati da anni, con ovvi ed evidenti benefici per il turismo, il commercio e la qualità della vita. Un po’ come accaduto a Messina nella già citata zona di via Cardines, la riqualificazione di piazza del Popolo non può prescindere da una regolamentazione del traffico, e dalla creazione di una vera area pedonalizzata (non una strada transennata, in cui entrano veicoli di ogni genere, perché per i proprietari è evidente uno sforzo troppo immane quello di percorrere dodici metri in più), con pavimentatura adeguata e tutti gli arredi urbani del caso. Le soluzioni possibili sono molteplici, così come i progetti di restyling: uno fra i quali prevede la pedonalizzazione della strada intorno ai portici, destinando la viabilità all’asse centrale, esattamente in contrario di quanto avviene oggi. Ma è solo una delle ipotesi.

 

 

E i posteggi? Preveniamo immediatamente la madre di tutte le contestazioni (e di tutti gli alibi): tra qualche mese sarà ultimato il parcheggio Zaera nord. Sono più o meno cinquecento metri, sei minuti a piedi prendendosela comoda.

 

 

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Zio Pippo
Zio Pippo
20 Novembre 2019 15:45

Si potrebbe cominciare a chiamare Piazza del popolo col suo vero nome, cioè Piazza Francesco Lo Sardo, primo deputato comunista siciliano, fondatore della Camera del Lavoro di Messina, arrestato per motivi politici nel 1926 e morto nel carcere di Poggioreale nel 1931.