MESSINA. Siamo a dicembre e come ogni anno le tavole iniziano ad arricchirsi di specialità periodo. Non può mancare quindi il tradizionale pane dolce protagonista del natale italiano: il panettone. Originario di Milano ma diffuso per tutto lo stivale, a Messina si arricchisce dei profumi e dei sapori dell’isola. Eccone cinque esempi d’eccellenza:

 

I panettoni di Francesco Arena

Il bakery chef e ambasciatore del gusto Francesco Arena dichiara di avere una vera passione per i grandi lievitati e lo manifesta in maniera evidente con la preparazione di più versioni di panettoni. Tra questi i panettoni SiciliaSalina ma anche il Didymè e, novità di quest’anno, il PanettoMe.

Il PanettoMe è il panettone artigianale dedicato a Messina e all’insegna della solidarietà. Una percentuale del ricavato andrà infatti all’associazione Terra di Gesù Onlus, che si occupa di attività di beneficenza e assistenza sanitaria nel territorio. Nato da un’idea dell’ingegnere Salvatore La Galia, il PanettoMe è preparato da Arena, con i canditi di Nino Modica di Don – il candito siciliano artigianale ed è confezionato in uno speciale packaging impreziosito dalla visione artistica e l’opera di Sabrina Lo Piano. Si tratta di un prodotto a lievitazione naturale impreziosito da canditi d’arancia e di limone. Si è classificato quarto tra i migliori panettoni artigianali siciliani secondo La Cucina Italiana. È acquistabile presso il panificio Arena in via Tommaso Cannizzaro.

Il Didymè è invece nato l’anno scorso dalla collaborazione con Lillo Freni. I due professionisti messinesi avevano preso parte al concorso “Tenzone del panettone” classificandosi primi con il loro omaggio all’isola di Salina. Si tratta di un panettone caratterizzato dalla presenza di capperi Salina canditi, cubettoni di arancia siciliana canditi e riduzione di Malvasia ed è ricoperto con cioccolato di modica al 80% di pasta di cacao e fior di sale di Trapani, con finitura di 7 mandorle siciliane dorate a simboleggiare le 7 isole dell’arcipelago eoliano, e granella di pistacchio verde di Bronte.

I panettoni della pasticceria Freni

L’ambasciatore del gusto Lillo Freni, che ha da poco riaperto la pasticceria di via Adolfo Celi con l’obiettivo di rendere protagoniste la cultura e la tradizione dolciaria siciliana e messinese in particolare, propone ben sei varianti del suo pregiato panettone. Un prodotto che è già stato lodato da Gambero Rosso nel 2020 ed è quinto nella classifica de La Cucina Italiana di quest’anno.

Oltre a quello tradizionale e al già citato Didymè, sono acquistabili (in pasticceria o sul sito ufficiale ) anche la versione gianduia, quella con idromele Aron, quella pistacchio e malvasia e la pistacchio e crema. Tutti e sei i prodotti sono realizzati con lievito naturale da pasta madre viva, con l’utilizzo di materie prime di pregio assoluto e senza aggiunta di additivi.

I panettoni di Giuseppe Arena

I panettoni a lievitazione lenta di Giuseppe Arena saranno disponibili quest’anno in ben 8 versioni: pistacchio, mandorlato, Trinacria (limone, mandarino e arancia), tradizionale, nocciola, cioccolato, Milano e Pandorato. Il Trinacria, in particolare, è stato lodato da La Cucina Italiana per la preparazione con la purea agli agrumi siciliani (cedro, mandarino e arancia), i cubetti di canditi artigianali, il variegato al mandarino e la copertura di cioccolato fondente.

I panettoni del panificio Laganà

Il panificio del Bakery Chef Natale Laganà propone quattro tipologie: il Milano, cioè il classico con cedro e uvetta; il 3 Cioccolati; quello al Pistacchio e il Framboise. Quest’ultimo è la novità di quest’anno, al cioccolato bianco, cioccolato al lampone e frutti rossi semicanditi, con copertura di cioccolato bianco e arricchito con perle di cereali croccanti al cioccolato al lampone.

I panettoni de Le tre sorelle

Anche quest’anno il panificio Le tre sorelle del maestro Carmelo Patti offre un’ampia scelta di panettoni per tutti i gusti e le esigenze. Su tutti ricordiamo il mandorlato, vincitore del premio Ducale Orsini, e il nuovo arrivato: il panettone dello Stretto, con luppolo ed agrumi canditi siciliani.

Bonus, in città e provincia:

Sono ormai molti i bar e le pasticcerie che si cimentano nei panettoni artigianali. Due citazioni su tutte: il panettone gelato del bar Torino, che coniuga il dolce tipicamente natalizio con il gelato per cui il bar di corso Cavour è famoso, e la grande varietà (tradizionali, con crema al pistacchio e alla nocciola, ricoperti di cioccolato e granelle) del bar pasticceria Arrigo di viale Regina Elena

A Tortorici, sono apprezzatissimi i panettoni de La bottega reale Ciancio di Isabella Catalano, menzionati da La Cucina Italiana al settimo posto. Best seller della bottega è il Donna Isabella, preparato con un infuso ai petali di rosa, fragoline di bosco, pepite di cioccolato bianco e ricoperto con cioccolato bianco puro e petali di rosa. Novità di quest’anno, invece, è il panettone Moro, con cioccolato fondente e una ganache di cristalli di sale di Trapani.

A Taormina, invece, l’executive chef del Belmond Grand Hotel Timeo Roberto Toro (al quale è stata appena riconfermata la stella Michelin) quest’anno ha elevato la sua ricetta per il panettone con impasto lievitato 24 ore, vaniglia bourbon, marron glacé, arance candite di Sicilia e cioccolato di Modica IGP.

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