MESSINA. Dalla provincia ionica a quella tirrenica, piccoli comuni, ovviamente tutti di montagna, in cui ritrovare un po’ di refrigerio (o almeno sollievo) durante il mese più caldo di una delle estati più calde degli ultimi anni.

FLORESTA

A 1275 metri sopra il livello del mare è il comune più alto della Sicilia. Il borgo si sviluppa tutto attorno alla chiesa madre di Sant’Anna e alle vie Vittorio Emanuele e Umberto I, punti chiave dei giri turistici per il comune, ancora in stampo feudale e le escursioni in mezzo alla natura nei dintorni. Floresta è conosciuta in Sicilia per i suoi allevamenti di bovini e i formaggi che ne derivano, in particolare la provola florestana.  l’arte di realizzare manufatti intrecciando il giunco, un’attività ormai quasi scomparsa, a tenerla ancora viva è un noto anziano del paese.

SAVOCA

Un giro tra i luoghi in cui è stato girato “Il Padrino” ma non solo. Il piccolo borgo sopra Santa Teresa è famoso anche per la cripta del convento dei frati Cappuccini, una struttura risalente al diciassettesimo secolo che conserva i corpi sottoposti ad una particolare procedura di imbalsamazione, degli aristocratici della zona del 1700 e 1800, con abiti originali del tempo. Al centro del paese, poi, ci sono il Museo storico ed etnoantropologico, inserito tra i beni immateriali dell’UNESCO e alcuni palazzi nobiliari del diciassettesimo secolo. Tra i più famosi Palazzo Trimarchi, fondato tra il 1700 e il 1800, dove si trova anche il Bar Vitelli.

SAN SALVATORE DI FITALIA

Se invece si vuole ricercare un po’ di refrigerio tra le colline sopra Capo d’Orlando, c’è San Salvatore di Fitalia, famoso per il santuario di San Calogero e il suo altare alto più di 10 metri. Se invece si vogliono conoscere le tradizioni del borgo ci sono musei per tutti i gusti, da quello delle tradizioni religiose alla Rocca di Pietra Giuda, dove si possono vedere le tracce dell’antico insediamento ebraico (prima che i Normanni conquistassero il territorio). Dalla Rocca poi, è possibile vedere tutte le Eolie. Nel piazzale della chiesa di Sant’ Antonio poi, è stato realizzato da Andrea Ravo Mattoni una street art: la trasposizione in bomboletta della Cena in Emmaus di Caravaggio. Nel centro storico di San Salvatore di Fitalia è stato creato qualche anno fa anche un percorso di sculture in ferro battuto realizzate da artisti provenienti da tutta Europa.

CASTELMOLA

Poco sopra Taormina, che si può anche osservare dall’alto dal suo belvedere, Castelmola è famosa anche per il castello normanno, stato ai tempi tra i più importanti manieri difensivi della Sicilia. Il borgo è stato anche luogo di uno dei romanzi di D. H. Lawrence, “L’amante di Lady Chatterley”, del 1928. Il libro venne infatti ispirato dalla condotta della baronessa inglese che durante il suo soggiorno a Taormina, tra i vigneti e la cascine delle campagne di Castelmola ebbe una storia con il giovane mulattiere molese, Peppino D’Allura, che aveva il compito di accompagnare la baronessa alla villa della sua padrona, la signora Betty, che viveva a monte Venere ad 800 metri sul mare e che raccontava poi, all’amica, le sue “avventure”.

ROCCAVALDINA

Il suo nome deriva dal basso medioevo quando al nome “Rocca” venne aggiunto “Valdina” in onore dell’omonima famiglia aragonese aristocratica che fu proprietaria del feudo per diversi secoli e le sue origini risalgono addirittura alle guerre puniche,  ma la particolarità legata al borgo è una farmacia. Costruita nel Cinquecento, la farmacia di Roccavaldina è un esempio di memoria storica per tutto il sud Italia. L’ingresso è in stile toscano con un ripiano in pietra che serviva da bancone attraverso il quale veniva servito il pubblico. All’interno invece una collezione di vasi farmaceutici, fiasche a collo alto e albarelli raffiguranti miti biblici o episodi di storia romana. In più due anfore presentano decorazioni in rilievo dai dettagli davvero sorprendenti; anch’esse hanno delle raffigurazioni di scene mitologiche: ad esempio la famosa sfida tra Apollo e Marsia (figlio di Olimpo).

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