Istituto sperimentale Talassografico

 

Foto www.messinastorica.it

 

Adagiato a un passo dal gorgo di Cariddi, in piena zona falcata, risale al 1916 (l’istituzione fu decisa nel 1914). Progettato dall’ingegnere Virgilio Caccini con la consulenza del napoletano Edoardo Gravina (che si occupò anche della parte idraulica e degli acquari), fu inaugurato alla presenza del principe Alberto I di Monaco, fondatore dell’Istituto Oceanografico del Principato. Composto da un corpo centrale a due elevazioni fuori terra (cui si accede da una rampa scenografica affiancata da due fontane decorate con una conchiglia) e da due laterali a un piano, presenta elementi decorativi floreali.

La prima denominazione fu “Istituto Centrale di Biologia Marina del Regio Comitato Talassografico Italiano”. Nel corso degli anni fu sotto la giurisdizione del Regio Comitato Talassografico Italiano (1916-1928), del Cnr (1929-1944), del Ministero Agricoltura e Foreste (1945-1977) ed infine nuovamente del Cnr. I risultati delle prime ricerche, condotte su uova e larve dei murenoidi e sui leptocefali che spiaggiano lungo le rive dello Stretto di Messina portarono alla conoscenza di vari stadi di sviluppo ancora nuovi ed incerti, che furono utilizzati per descrivere tale gruppo di teleostei. Nel 1941, il Consiglio Nazionale delle Ricerche mutò la nuova denominazione dell’Istituto Centrale di Biologia Marina in “Istituto Talassografico”.

 

 

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linda
linda
6 Maggio 2017 14:39

Mi piacciono molto questi articoli sulla storia di Messina