Al Teatro fra miseria, nobiltà e femminilità

Da qualche anno il fermento teatrale in città è alto, col Vittorio Emanuele che di recente ha presentato al pubblico la stagione teatrale 2019/2020 che avrà inizio il 16 novembre con Nina Sastri e le numerose compagnie indipendenti che mordono il freno, assecondate dalla nascita di piccoli teatri “off”.

Ultima serata al teatro di via Garibaldi con Lello Arena in “Miseria e nobiltà” (di Edoardo Scarpetta), un’opera comica, per anime compatibili con la risata, in attesa del miracolo. Lello Arena giunge perfetto erede di quella maschera tra le maschere che appartenne a Eduardo e ai suoi epigoni. Ancora oggi, tra commedia dell’arte e tragicomica attualità, i personaggi di Scarpetta, privi di approfondimento psicologico, vivono e scatenano il buonumore e le mille possibili riflessioni che l’affresco satirico di un’intera umanità può suggerire.

Secondo appuntamento, invece, con la stagione teatrale ai Magazzini del sale il 9 e il 10 novembre alle ore 21:00, dove ritorna Silvina Alfie, artista argentina e poliedrica, che collabora col Teatro dei Naviganti dal momento della sua fondazione. Ma questa volta non come attrice, ma come regista di “Ellas en mi”. Lo spettacolo  arriva in Italia dopo avere debuttato a Buenos Aires nel mese di ottobre e ha come protagonista la performer Mache Figini che incarna vari personaggi : dalla divinità femminile alla donna anziana, alla bambina. Un miscuglio di  teatro, danza, arte plastica e costumi.

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