Viaggio in Italia, di Johann Wolfgang Goethe
“L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nello spirito: soltanto qui è la chiave di tutto” (Johann Wolfgang Goethe)
Scritto tra il 1813 e il 1817, Viaggio in Italia è un celebre romanzo autobiografico, scritto in forma di diario, di Johann Wolfgang von Goethe, uno dei massimi scrittori europei del XIX secolo. Pubblicato in due volumi, il primo dei quali uscì nel 1816 e il secondo nel 1817, contiene il resoconto del tour che l’autore tedesco compì in Italia tra il 3 settembre 1786 e il 18 giugno 1788. Un viaggio alla scoperta del Bel Paese che inizia a Bolzano e, prima della ripartenza per Napoli, si conclude proprio nella “sventurata” e “desolata” Messina, dove lo scrittore assiste all’orripilante visione di una città distrutta dal recente terremoto del 1783, ove la gente ormai da tre anni trascorre le giornate per lo più all’aperto. In riva allo Stretto Goethe si fermerà appena tre giorni, dall’11 al 13 Maggio, ma avrà tutto il tempo per descrivere il tetro spettacolo della nobile “Palazzata” sventrata dal sisma.
Pur non essendo ambientato a Messina, anche le pagine che le dedica Elio Vittorini in Conversazione in Sicilia non sono da meno insieme ai richiami di Gesualdo Bufalino ne La Luce e il lutto.
Dovrebbe esserci anche “La sposa di Messina” di Friedrich Schiller, ma non so quanto ci sia della città in realtà.
Anche “Lo stordito”, la prima commedia vera e propria scritta da Molière (1655), è ambientato a Messina.