MESSINA. Tra quaranta e cinquanta millimetri di pioggia nell’arco di due ore, hanno messo in ginocchio una città che ad ogni pioggia mostra la fragilità del suo territorio: ad essere colpito, stavolta, è stato più il centro che le zone nord e sud, e gli effetti si sono visti immediatamente: via Garibaldi, corso Cavour, viale della Libertà e Maregrosso, nella via Don Blasco, si sono ritrovate con svariati cm di acqua tra strade e marciapiedi, che non riusciva a fluire verso il mare come dovrebbe. Le cause sono le solite: altezze e pendenze delle strade e dei marciapiedi non realizzate a dovere, e tombini, grate, scoli e caditoie intasate fanno ristagnare l’acqua e creano vere e proprie lagune. Coi lavori di rifacimento del tram si dovrebbe porre rimedio ai problemi per il viale della Libertà, mentre per Ganzirri i progetti sono ben due, mai partiti, ma la via Don Blasco, pluri inaugurata da non piu di qualche anno, è nata malissimo, con laghi che si formano ad ogni pioggia, di qualsiasi intensità, anche relativamente bassa. Nel frattempo, ad ogni temporale la città si allaga.

Ma quanta pioggia è caduta esattamente, e con quale intensità? Secondo il dipartimento di Protezione civile della Regione Siciliana, il grosso delle precipitazioni si è concentrato tra le 14 e le 15, nelle stazioni di rilevamento di viale Regina Margherita e di Bisconte. Il cumulo maggiore sono stati i 30 millimetri rilevati dalla prima stazione dalle 15 alle 16, con un carico di 29,5 mm, che nella scala di misurazione della pioggia sono quasi la soglia a partire dalla quale si parla di “nubifragio” (30 mm per ogni ora). A Bisconte i millimetri nella stessa fascia orario sono stati addirittura 33, e altri 21 sono caduti dalle 14 alle 15.

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