MESSINA. Chi non si ferma allo stop, chi si distrae alla guida e arrota qualche povero malcapitato, chi non dà precedenza, chi guida come fosse all’ultimo giro della 500 miglia di Indianapolis: il campionario di incidenti provocati da chi è alla guida di un mezzo è vastissimo, ma apparentemente in vistoso calo da anni. Quali sono le cause più frequenti? Il mancato arresto alle intersezioni è l’infrazione più comune in caso di incidente nelle strade di Messina. È quanto emerge dagli opendata dell Comune di Messina, che ha reso pubblici i singoli interventi dei vigili urbani nelle situazioni di incidente, dal 1996 a giugno 2022, specificando il luogo, la fascia di età e il sesso delle persone coinvolte, l’anno, il mese, il giorno della settimana. In totale, in circa venticinque anni, sono state segnalate più di 42mila infrazioni del codice della strada: la stragrande maggioranza sono provocate da automobili.

Il mancato arresto all’intersezione conta ben 2934 verbali, seguito dalla mancata precedenza a destra (2446 verbali), dalla omessa revisione del mezzo (1851), dal cambiamento di direzione, pericolo e intralcio (1629), dal controllo inadeguato del veicolo (1033). In 1433 casi i guidatori messinesi non avevano copertura assicurativa, e in 880 circostanze non possedevano il certificato assicurativo.

Le infrazioni meno comuni, invece, riguardano la mancanza o il non funzionamento del cronotachigrafo, il dispositivo che registra i tempi di guida e di riposo dei guidatori dei veicoli commerciali, l’inefficienza delle cinture, e la presenza sul posto anteriore di bambini sotto il metro e cinquanta sui taxi. 

Nei casi di incidente, i giovani sono gli utenti della strada che hanno commesso più infrazioni. La fascia di età tra i ventuno e i trent’anni vede, infatti, un totale di circa 11mila infrazioni contro le 63 degli over-novanta e le 18 dei minori di dieci anni (sempre tra il 1996 e il 2022). Meno attenti risultano anche i trentenni e i quarantenni, che rispettivamente hanno cumulato 8454 e 6945 provvedimenti.

Per quanto riguarda le strade con il maggior numero di incidenti, lo studio è quello presentato dal piano generale del traffico di Messina che, tra il 2011 ed il 2017, confermerebbe il Viale della Libertà come il tratto di strada più pericoloso, con il record di 52 incidenti per chilometro. L’anno in cui si sono totalizzate più violazioni del codice della strada è il 1999, dove ne sono state segnalate 3299. A seguire, il 1998 con 3277 infrazioni, il 2002 (2959 infrazioni), il 2001 (2861). Nel 2021 e il 2020, anni in cui si sono presentate le maggiori restrizioni dovute alla pandemia, si sono registrati rispettivamente 1089 e 974 provvedimenti. Mese per mese, invece, marzo risulta essere quello dove sono stati redatti il maggiore numero di verbali, circa 3900 verbali.

 

 

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