MESSINA. “Adriano Galliani stravincerà”: è stato profetico Cateno De Luca in un video di quasi un’ora di due ore fa, poco prima della chiusura delle urne per l’elezione suppletiva del senato nel collegio Monza-Brianza per assegnare il posto a Palazzo madama reso vacante dalla morte di Silvio Berlusconi.

Con un’affluenza bassissima, inferiore di poco al 20%, in poco di due mesi e partendo da zero, Cateno De Luca di Sud chiama Nord, quando è stata scrutinata la metà delle schede, si è attestato sul 2%, punto più, punto meno (terzo posto su otto candidati). E quindi perchè “flop”? De Luca, anche in chiave di conteggi per le Europee di giugno 2024, confidava di tenersi al di sopra dello sbarramento del 5%: cosa che non è avvenuta nemmeno lontanamente. De Luca aveva anche parlato (ipoteticamente) di “trionfo, soglia massima, inserendosi nelle giuste dinamiche”, del 20%, ad oggi pura fantascienza, e un’idea del 10% che sarebbe stato “un successo”.

Ovviamente, De Luca non aveva alcuna speranza di vittoria (nè ne nutriva), e il suo interesse era quello di sdoganare il progetto, in un contesto fondamentale per il radicamento in Italia ma estremamente ostile. “Obiettivo centrato”, ha spiegato De Luca nel suo video, “la campagna mediatica che abbiamo fatto è stata la migliore”.

In corsa per il centrodestra c’è Adriano Galliani, appoggiato da una coalizione composta da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Noi Moderati. Il centrosinistra allargato supporta invece la candidatura di Marco Cappato, sostenuto da Pd, Movimento 5 Stelle, Azione, Possibile, Più Europa, Radicali Italiani, Verdi e Sinistra Italiana, Libdem, Socialisti e Volt. Con la lista Sud con Nord è in lizza Cateno De Luca; per il Partito Comunista Italiano Domenico Di Modugno, per Unione Popolare Giovanna Capelli. La lista Democrazia Sovrana e Popolare schiera Daniele Giovanardi, Forza del Popolo sostiene Lillo Massimiliano Musso e il partito Democrazia e Sussidiarietà Andrea Brenna.

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