Category Archives: Sergio Todesco

Etnoantropologo, è stato direttore del Parco Archeologico dei Nebrodi Occidentali (dal 2010 al 2013), del museo regionale “Giuseppe Cocchiara” (dal 2007 al 2010), della Sezione per i Beni Etno-antropologici della Soprintendenza messinese (dal 1987 al 2007) e della Biblioteca Regionale di Messina (dal 2013 al 2015).

  Se dovessi istituire un rapporto di causa ed effetto tra la manciata di riflessioni sulla realtà che ho cercato di apparecchiare nelle puntate precedenti e le vicende della città in cui viviamo, dovrei sentirmi alquanto depresso poiché la mia voce nel deserto è servita solo a far piombare Messina in uno stato di degrado forse mai prima d’ora raggiunto. Come a dire: più uno … Continue reading Il senso del Natale che abbiamo perduto (e come fare a recuperarlo) »

    Esistono a Messina luoghi ancora caricati di aura, in grado cioè di esprimere e trasmettere a chi li visiti un sentimento identitario che ordinariamente è estraneo a quanti attraversino i paesaggi ormai piatti e banali di questa città. Così è per Maregrosso. Se negli anni cinquanta-sessanta era costume comune a molti messinesi recarsi sul suo litorale per ricercare testimonianze numismatiche del passato che … Continue reading Alla scoperta della “Factory” di Linda Schipani: la rinascita di Maregrosso nella Messina distratta »

  Inizio con un brano letterario e un aforisma:  Infine il Bruco si levò di bocca la pipa e, con voce languida e assonnata, chiese: “E tu chi sei?” Questa non era certamente la maniera più incoraggiante per iniziare una conversazione. Alice rispose con voce timida: “Io… io non lo so, per il momento, signore… al massimo potrei dire chi ero quando mi sono alzata … Continue reading Occidente e razzismo: come le identità cattive hanno preso il sopravvento su quelle buone »

    La notizia che il Vaticano (la Congregazione delle Cause dei Santi) avesse dato il via libera per il processo di beatificazione di Natuzza Evolo mi ha riempito di gioia. Questa mistica di Paravati infatti, morta nel 2009, ha declinato lungo l’intero corso della sua esistenza tutte le beatitudini evangeliche. Considerata uno dei casi più interessanti in seno alla religiosità popolare meridionale, Natuzza è … Continue reading Natuzza. Una mistica del nostro tempo »

  Riuscireste a immaginare un porto senza marinai? O senza barche? O senza quel vivace e articolato brulichìo di uomini, animali e cose che testimonia di operose attività connesse ai commerci marittimi, alla cantieristica, alle pratiche alieutiche? Credo che ogni porto degno di questo nome tragga i propri elementi identitari da uno o più di tali indicatori, tutti in qualche modo contrassegnati dal movimento. Il … Continue reading Il genocidio culturale del Porto di Messina »

    Lo penso e lo dico spesso. Quello che sempre complica le cose è lo scambiare la realtà con le rappresentazioni distorte che di essa ci costruiamo, o che qualche furbone costruisce per noi. Così, tanto per rimanere al nostro angolo di mondo, un tipo assai losco da mesi, anzi da anni, ci va ripetendo che l’emigrazione deve essere arrestata a ogni costo. E … Continue reading La maschera e il volto: la Lega e la barbarie razzista »

  Un tempo, quando i beni culturali venivano chiamati “patrimonio storico-artistico”, gli oggetti e i contesti cui si attribuiva valore “culturale” si stagliavano come stelle fisse in un firmamento privo di chiarore diffuso; essi venivano apprezzati per il loro essere emergenze, piuttosto che considerati parte di un più ampio universo di segni entro cui ogni elemento racchiudesse senso e valore. A seguito di un mutamento … Continue reading Il caso di Riace e le turpitudini della politica: uno sguardo antropologico »

  Ah, l’amore! Amore? Certamente! Non è forse questo che muove l’universo, anche se quella personcina ammodo di Matteo Salvini mostra di non essersene ancora accorta? Ma quale specie di amore? I Greci, che se ne intendevano più di noi, ne avevano individuato un certo numero, da adattare di volta in volta alle diverse circostanze. Mi piace qui ricordarne alcune tipologie, giusto come forma di … Continue reading L’amore che muove l’universo e le sue mille sfumature perdute »

  “Voi giovani adesso potete dare in prestito il vostro corpo, giocarci, concederlo in un modo che a noi era impossibile. Ma si ricordi che di tutto questo avete pagato il prezzo: quello di un mondo ricco di mistero e di delicata emozione. Non sono solo alcune specie di animali a scomparire, ma anche intere specie di sentimenti. E se siete saggi non compatirete mai … Continue reading Messina, il web e la volgarità come “forma innocua” di modernità »

  Che mondo è quello che vedono gli occhi di Salvini? L’unico apporto (se di apporto può parlarsi) dato al problema da questo insalvabile politicante consiste nell’aver disvelato l’ipocrisia e il cinismo, nonché lo stato comatoso in cui versa l’Unione Europea. Per il resto, niente di nuovo sotto il sole. Egoismo e paura, paura ed egoismo abilmente agitati a cospetto di un Paese frastornato, per … Continue reading Salvini, l’Italia e la brutale zavorra ideologica dei fascismi »