MESSINA. Al grido di “si salvi chi può”, da due ore sulla via Garibaldi c’è il fuggi fuggi di autovetture, braccate dai carrattrezzi che in questi minuti stanno facendo “strage” delle auto che non hanno rispettato il divieto di sosta, in vigore dalle 16, per la chiusura delle strade che domani vedranno l’arrivo della quinta tappa del Giro d’Italia.

Una buona occasione, da parte del comune di Messina, per monetizzare un po’ a danno dei disattenti o degli smemorati. Se non fosse che i carrattrezzi all’opera sono privati: fuori da Palazzo Zanca, un dipendente del Comune, infuriato, spiega che nonostante il “precetto”, a togliere le auto davanti a Palazzo Zanca non sia stato chiamato lui.

Il costo del recupero di ogni autovettura, nel caso in cui a prelevarla fosse il Comune, sarebbe di ottanta euro. Virtuali, stando così le cose.

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