MESSINA. Come ogni anno, le festività sono sinonimo di ritorno a casa per i molti messinesi che vivono fuori. Un rito che da una decina di anni si è trasformato in un salasso per molti studenti fuorisede, con i prezzi dei biglietti che aumentano anche di tre volte rispetto a quanto si registra in “bassa stagione”.

Quest’anno molti fuorisede hanno deciso di prenotare già nelle prime settimane di ottobre. Una scelta non sempre fattibile, dato che i calendari degli esami universitari vengono pubblicati successivamente e non è sempre preventivabile fissare una data per “scendere” a Messina. Un’opportunità l’ha offerta il Black Friday, che ha garantito un forte risparmio: molti studenti sono riusciti a prenotare il ritorno in aereo da Milano, Bologna e Verona acquistando i biglietti ai prezzi previsti in “bassa stagione”, altri ancora hanno preferito risparmiare ulteriormente scegliendo il treno. Vi è poi chi, invece, non è riuscito a prenotare perché i prezzi per la sua tratta si sono mantenuti costanti nel tempo.

È il caso di Dario, studente di Giurisprudenza a Pavia. «I prezzi degli aerei sono rimasti costanti tra i 200 e i 250€  – ha raccontato – e il treno è improponibile perché per scendere da Pavia, bisogna andare a Milano: il prezzo viene maggiorato da un servizio ad alta velocità che non è effettivamente garantito e si aggira attorno alla stessa cifra, se non di più». Le soluzioni alternative? C’è l’opzione dell’autobus, perdendo una nottata o un giorno interno, oppure prendere degli aerei che fanno fare degli scali strani, partendo da Milano con scalo a Vienna e poi da Vienna a Catania.

Giulio, invece, è uno studente della Bocconi di Milano attualmente in Erasmus a Marsiglia. Voleva tornare a Milano prima di arrivare a Messina ma ha optato per tornare direttamente a casa: la rotta Milano-Catania, la terza più trafficata in Italia (Fonte Il Sole 24ore), costa tre volte di più rispetto alla rotta internazionale Marsiglia-Catania. Alice, universitaria a Londra, per risparmiare sulla tratta Londra-Catania, ha scelto di fare scalo a Napoli per proseguire in treno sino a Villa San Giovanni: «Vivere fuori non significa che la vita che avevi prima non esiste più, quindi torno a casa perché le feste sono il momento in cui posso connettere ciò che ero con ciò che sono adesso e sentire il calore delle persone che amo», spiega l’universitaria londinese.

Poi ci sono casi in cui studiare fuori non è sinonimo di avere una camera o una casa in affitto. È il caso di Federico, studente del Collegio Carlo Alberto di Torino, che tornerà a Messina durante le vacanze. «In primis perché il collegio dove sto chiude durante le vacanze di Natale, quindi per non restare in mezzo ad una strada, ma anche per stare con la mia famiglia e gli amici».

Al di là di offerte last minute (e non), il biglietto meno caro per il periodo festivo su compagnie che in tempi normali hanno una media prezzi che equivale all’incirca a quella del biglietto di un mezzo pubblico per andata e ritorno (4,00€), a Natale presenta prezzi che superano anche i 300€. Stessa cosa vale per i treni: quei pochi rimasti disponibili raggiungono anche il doppio del prezzo “normale”.

 

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