MESSINA. Si è discussa ieri, a Palazzo Madama, l’interrogazione della senatrice del Movimento 5 Stelle Grazia D’Angelo sullo stato occupazionale nel carcere di Gazzi. Lo scorso 8 novembre, la parlamentare pentastellata aveva presentato al Governo un quesito sulla situazione della pianta organica della polizia penitenziaria e del personale civile della casa circondariale di Messina, registrando una grave carenza di organico, soprattutto tra i funzionari giuridico pedagogici: alla data dell’interrogazione, per 272 detenuti vi erano infatti solo due addetti, uno dei quali in congedo parentale saltuario.

“La risposta da parte del ministero della Giustizia – si legge in una nota – ha portato uno spiraglio di luce: a livello nazionale, il tasso di scopertura è destinato infatti ad essere dimezzato in tempi brevi, essendo in fase di definizione la procedura finalizzata all’immediata assunzione di 37 unità per il profilo di funzionario pedagogico. Per quanto più specificatamente attiene al carcere di Gazzi, il 6 dicembre è stato indetto l’interpello straordinario per il trasferimento a domanda del personale giuridico pedagogico, per copertura di 39 posti complessivi, uno dei quali spetterà a Messina“.

«Ringrazio il sottosegretario per la risposta puntuale – ha commentato Grazia D’Angelo – Prendo atto con piacere del fatto che il Ministero della Giustizia si stia adoperando al fine di potenziare l’operato dei funzionari giuridico-pedagogici aumentando la loro presenza all’interno degli istituti di pena. Non dobbiamo mai dimenticare – continua – il ruolo fondamentalmente rieducativo che la nostra Costituzione attribuisce alla pena detentiva. Il detenuto deve essere messo nella condizione di poter formare e consolidare le proprie attitudini sociali e civili attraverso un percorso complesso che non può e non deve prescindere dall’impegno e dalla competenza di personale qualificato».

L’intervento governativo a favore del carcere di Gazzi è solo la prima delle iniziative che il Movimento 5 stelle sta portando avanti in città. Sono infatti due le proposte inoltrate all’Amministrazione comunale dalla consigliera comunale Cristina Cannistrà, inerenti l’istituzione di uno sportello informativo del Comune all’interno della casa circondariale e l’avvio di un progetto di raccolta rifiuti porta a porta per disabili gravi e anziani non deambulanti, attraverso l’impiego di detenuti ed ex detenuti impegnati in lavori di pubblica utilità.

«Entrambe le proposte hanno ricevuto il benestare degli assessori competenti», spiega la consigliera, che ha inoltre richiesto nuovamente alla Giunta di procedere alla nomina di un Garante delle “persone private della libertà”, così come deliberato dal consiglio comunale nel 2016.

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