MESSINA. Un ricovero per le barche di pescatori e diportisti della zona sud, da realizzare sui ventimila metri quadrati di terreno confiscato alla mafia: è la proposta del consiglio del primo quartiere, che arriva da una mozione del consigliere Mario Crottogini.

La proposta è stata votata dai presenti (su nove consiglieri totali) e “intende offrire una soluzione i possessori di imbarcazioni da diporto, in particolare a coloro i quali vivono professionalmente di pesca e si dilettano a praticarla, anche alla luce delle recenti determinazioni della capitaneria di porto di Messina e della stessa amministrazione comunale, che intendono eliminare dalle spiagge messinesi la presenza di barche trattori e verricelli vari, da tempo abusivamente e permanentemente collocati, al fine di ripristinare la vivibilità e le norme nella battigia, garanzia dei bagnanti che affollano d’estate il mare”.

Il terreno sul quale si è deciso di farlo è un appezzamento da 20mila metri quadrati, che è appartenuto a Michelangelo Alfano (suicidatosi nel 2005) e in seguito sequestrato, che oggi risulta essere stato incamerato dal demanio comunale quale bene confiscato alla mafia, spiega la delibera del consiglio di circoscrizione. Il ricovero per le barche, scrivono i consiglieri nella proposta, servirebbe da “forma di compensazione a favore dei cittadini residenti della prima circoscrizione, a fronte dei disagi provocati dai lavori nel costruendo nuovo porto di Tremestieri”.

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