MESSINA. Con la sentenza N. 01263/2021del Consiglio di giustizia amministrativa  si chiuderebbe il caso giudiziario tra Comune di Messina e l’ASD Waterpolo Messina sulla gestione dell’impianto Cappuccini. Il tribunale ha respinto l’appello della società sportiva a seguito della verificazione del TAR che ha compiutamente accertato  come quello che era oggetto delle parti della transazione da parte della  ASD Waterpolo non sono state adempiute. Il CGA ha accertato, quindi, che il Comune ha fatto bene a revocare l’affidamento della Cappuccini alla società.

Il contratto di transazione, approvato con delibera della Giunta comunale n. 89 del 20 febbraio 2018, disciplinava le obbligazioni assunte da ASD Waterpolo ed in particolare obbligazioni di carattere economico e obbligazioni di facere, come l’installazione di attrezzature, opere di manutenzione ordinaria e straordinaria che la società si impegnava ad
eseguire con diverse scadenze tra il mese di giugno 2018 e il 31 di novembre 2019 fissando la scadenza della concessione al 31 dicembre 2021. La transazione prevedeva che nel contraddittorio delle parti alla data del 31 dicembre 2018 si dovevano quantificare le somme dovute a qualsiasi titolo in relazione agli obblighi assunti dalle stesse. Così, dopo quasi tre anni di ricorsi e appelli, la società dovrà lasciare l’impianto.

Si aprono così nuove possibilità per l’impianto natatorio: uno di questi è l’affidamento all’Ssd Unime. L’università, infatti, aveva firmato nel dicembre 2021 un accordo con il Comune per la gestione ventennale del campo di atletica e della piscina. 

 

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