Sarà presentato mercoledì 1 febbraio e venerdì 3 agli studenti di Capo d’Orlando “Meucci il figlio del… telefono mendicante a Tindari” di Mimmo Mòllica, il volume che racconta la triste vicenda di Carlo Meucci, figlio dell’inventore del telefono, vissuto miseramente a Tindari, in provincia di Messina, e tumulato nel cimitero di Patti nel giugno 1966. La complicata vicenda, ricostruita e raccontata da Mimmo Mòllica, propone l’attualissima questione dell’identità dei migranti e dei naufraghi, ai quali spetta l’arduo compito di ricostruire la propria identità personale e burocratica. Il libro di Mòllica muove i suoi passi da un gesto di umana pietà e si prefigge di strappare all’oblio della invisibilità un essere umano, peraltro discendente da una eccellenza italiana – Antonio Meucci, inventore del telefono – di cui andare fieri.

La presentazione è in programma mercodelì 1 febbraio presso l’Istituto di Istruzione superiore ‘Lucio Piccolo’ di Capo d’Orlando per le classi del liceo scientifico, classico, linguistico e sportivo e venerdì 3 febbraio per le classi del Liceo Artistico, agrario-ambientale e odontotecnico.

CARLO MEUCCI fu migrante, naufrago (come il padre emigrato a New York) e ‘figlio scomodo’, in un momento della storia dell’umanità, come oggi, fortemente segnato dalle migrazioni, in cui “quella dell’identità non è una questione di secondaria importanza”, al di là del diritto all’identità stessa. Ma ci sono di mezzo tante peripezie, le difficoltà dei tempi, l’emigrazione, il naufragio mentre Carlo tornava in Italia dall’America, dove era andato a cercare il padre, scoprendo che era già morto, così come la madre. Stabilì la sua residenza in Sicilia, tra Mazara del Vallo, Marsala, Barcellona Pozzo di Gotto, Sant’Agata Militello e Tindari. E sarà in questi Comuni che l’identità del ‘migrante naufrago’ Carlo Meucci verrà trascritta e certificata.

L’AUTORE. Mimmo Mollica, pseudonimo di Domenico Molica Colella, è nato a Gioiosa Marea (Messina). È autore radiofonico, televisivo e di canzoni, giornalista pubblicista. Collaboratore RAI e testate giornalistiche nazionali. In qualità di musicista ha pubblicato con la Polygram S.p.A. il Lp Vinni cu vinni. Per Radio2 Rai ha scritto e condotto diverse serie radiofoniche. Studioso ed esperto di musica d’autore, tradizioni popolari, ha fatto parte del cast fisso del Derby Club di Milano, il mitico cabaret in cui sono nati artisticamente I Gufi, Cocky e Renato, Enzo Jannacci, Teo Teocoli. E’ ideatore di varie manifestazioni, tra le quali la Torre d’Oro, premio nazionale alla comicità, condotta da Pippo Baudo e negli anni assegnata ai migliori comici italiani. Assieme al poeta Ignazio Buttitta ha scritto e rappresentato vari lavori, in Italia e all’estero. Ha collaborato con le cantanti folk Amalia Rodrigues, Maria Carta e Rosa Balistreri. Per Armenio Editore ha dato alle stampe diversi volumi tra i quali I Racconti di Nonno Ros (Premio La Capannina 2014) e Le più belle canzoni siciliane, citato da Dacia Maraini nel suo romanzo La grande festa (Rizzoli).

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