Uno di questi due paesi è immaginario

(Pauline Melville; tamu, 2022)

Dal sito dell’editore: I personaggi di queste storie si muovono nella capitale inglese, tra negozi di spezie africane e in desolate città dell’America centrale. Emarginati della working class incontrano figure carismatiche dai poteri soprannaturali, e il confine tra sogno e realtà si fa labile quanto la distanza tra le due sponde dell’oceano. Nei racconti, la pura cattiveria della vita quotidiana è compensata da un’immaginazione comica, componendo trame inquietanti e allo stesso tempo divertenti, che giocano con il caleidoscopio genetico offerto dalla storia delle migrazioni e del colonialismo.

Consigliato a chiunque vive in un Paese diverso da quello di origine per riflettere ironicamente sulla sua condizione “dimezzata” che è comune indipendentemente da questioni legati alla provenienza, razza o genere.

 

Uno che si salva

(Francesco Jovine; Abbot, 2022)

Dal sito dell’editore: Il protagonista di questa storia – Siro, giovane maestro in una scuola di campagna – oggi sarebbe un campione di mascolinità tossica. A Roma per un esame universitario, finisce in una piccola pensione frequentata da personaggi bizzarri e gestita dalle donne della famiglia De Donato, con cui si instaura un rapporto ambiguo e opportunistico. Non ha talenti o vocazioni. L’unica aspirazione è non tornare nella sua «orribile tana» – la casa paterna, la madre invadente e premurosa, l’aula gelata in cui insegna – trovando rifugio in una città che sembra attrarlo negli aspetti più cupi e decadenti, come una bisca allestita nei bassifondi di Trastevere. Solo con Emma, incontrata per caso nei corridoi della facoltà, nasce un legame inaspettato e perfino sincero. Pubblicato nel 1948, “Uno che si salva” è, tra i testi di Jovine, forse quello più eccentrico e originale rispetto ai romanzi di ambientazione storica che lo hanno reso celebre.

Consigliato a chi vive la spaccatura tra vita di provincia e realtà metropolitana  

 

Tuta blu

(Tommaso di Ciaula; Alegre, 2022)

Dal sito dell’editore: Un romanzo-memoir-pamphlet che racconta l’industrializzazione a cottimo del meridione contadino con una penna rabbiosa e lucida, poetica e aggressiva. Il libro diventa un caso editoriale con svariate traduzioni all’estero. Viene anche adattato al cinema nel 1987 con Alessandro Haber nei panni del protagonista. Quella di Di Ciaula è una scrittura con squarci lirici e invettive che colpisce l’ideologia lavorista dell’andare-camminare-lavorare assunta anche da una parte della sinistra. Procede per accumulazioni, lavorando di tornio attorno a questioni fondamentali come il contrasto tra mondo contadino e industriale o le nocività e gli infortuni di fabbrica, tra metallo arrugginito, orli di sole e spicchi di mare. Un romanzo che con la fine della stagione della conflittualità operaia è stato spinto ai margini dell’industria editoriale e che ripubblichiamo perché pietra miliare della letteratura working class italiana.

Consigliato a chi pensa che la classe operaia non esiste più per riflettere su come in realtà gli operai di oggi sono tutti coloro che lavorano per aziende capitaliste

 

Patriarcato for dummies

(Eugenia Nicolosi; Perrone)

Dal sito dell’editore: O si è felici o si è complici” è uno degli assiomi da cui questo libro parte per intraprendere un viaggio tra le voci e le istanze del femminismo intersezionale: da una parte chi lotta ogni giorno per disinnescare meccanismi violenti che compromettono la qualità della vita di ogni persona e dall’altra chi fa da megafono alla cultura dominante che, tra stereotipi e bias, non è che una gabbia per gli oppressi ma anche per gli oppressori. Da qui il racconto di esperienze e vite vissute da chi è attraversato dalle intersezioni e si fa testimone di come i femminismi si incontrino con temi quali omotransfobia, razzismo, classismo, abilismo, body neutrality o sex work. Da che parte stare, quindi? E perché schierarsi? Eugenia Nicolosi con Patriarcato for dummies si è affiancata alle protagoniste e ai protagonisti delle lotte sondando diversi terreni di battaglia: quelli fisici, come le istituzioni, le strade, le piazze; e quelli teorici, come pornografia, gender pay gap, linguaggio, maternità, per cercare di comprendere e dare risposte a domande che riguardano il dove siamo, come siamo arrivati e quanto colma sia la misura.

Consigliato a chi pensa che il “femminismo” non ha più ragione di esistere

 

Total Overshot

(Vallotto, Colangelo; Moscabianca)

Starshot non pensava che un colpo così semplice avrebbe condotto lei e i suoi due compagni di fronte a un pezzo grosso delle corporazioni. Volkov affida loro la missione di recuperare dalle grinfie di un rivale politico non un oggetto di valore o del denaro ma sua nipote. Per Starshot è l’occasione di fare i conti con le proprie debolezze, il passato che ancora infesta il suo corpo e il desiderio di proteggere la sua strana famiglia.

Consigliato a chi ama il romanzo in cui il cyberpunk si mescola allo sci-fi e ama i videogiochi.

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