MESSINA. “Non esistono ad oggi ponti a campata unica lunghi 3300 metri che ospitano sia la sede stradale che la ferrovia. È un problema di oscillazioni, che sono state calcolate in maniera non corretta. C’è poi la questione della deformabilità delle rotaie: quella prevista per coefficente da Rfi è di 1 a 600, nel progetto viene portata a 1 a 157: viene aumentata di quattro volte”. Così l’onorevole Angelo Bonelli, oggi in consiglio comunale per ribadire il suo “no” al Ponte sullo Stretto. La questione della percorribilità dei treni (qui un raffronto con i ponti “gemelli” all’opera sullo Stretto) spiega, sarà uno degli argomenti dibattuti in Aula. “Questa – spiega – sarà una città che sarà paralizzata per realizzare un’opera i cui benefici non sono affatto dimostrati. Io lo dico a Ciucci: sarò il suo incubo. Le vere priorità della Sicilia sono altre e stiamo lavorando a una integrazione dell’esposto anche alla luce delle osservazioni del Comitato scientifico, che sono estremamente preoccupanti: in qualunque altro Paese d’Europa qualunque ministro avrebbe già detto ‘stop, voglio vederci chiaro’. Invece no, in Italia non funziona così”, conclude.

 

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