TAORMINA. Furto aggravato in concorso e indebito utilizzo di carte bancomat. È il reato contestato a 4 persone residenti a Catania e già note alle forze dell’ordine: Ivan Bertino, classe 1985, Lorena Consoli, ’89, Annamaria Di bella, ’80, e Carmelo di Silvestro, ’77. Questa mattina, alle prime luci dell’alba, nei confronti dei primi due è scattata la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre per gli altri due indagati si sono aperte le porte del carcere di Catania “Piazza Lanza”. 

Gli indagati, che agivano nel territorio di Taormina, sulla fascia costiera e nei pressi di note discoteche, facevano razzie all’interno delle auto parcheggiate, asportando tutti gli effetti personali, approfittando dell’assenza dei proprietari.
La banda era ben organizzata e all’interno della stessa ognuno aveva un ruolo ben definito. In un caso, dopo aver rotto un finestrino di una macchina parcheggiata nei pressi di una nota discoteca in Forza d’Agrò, gli indagati asportavano e si impossessavano di un borsello contenente indumenti, chiavi, carte di credito, documenti e una borsa da donna con all’interno un piccolo borsello e una Carta Post Pay.
Le indagini dei carabinieri di Taormina, e nello specifico di quelli di Forza d’Agrò, hanno inizio grazie alla collaborazione di due vittime, in seguito a una denuncia di furto subita la notte precedente nei pressi di una discoteca del litorale ionico. La banda aveva rotto il finestrino della macchina rubando un borsello contenente documenti e chiavi, portafogli e carte bancomat. Nella circostanza, la denunciante raccontava ai Carabinieri come sul suo cellulare era giunto un Sms della propria banca che aveva segnalato che, alle ore 3.42 di quella notte, la sua carta bancomat era stata utilizzata in un vicino sportello di un’agenzia della Banca, sita a Taormina, nel tentativo di prelevare denaro contante.
Da lì i militari acquisivano le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza, e in particolare su un supporto informatico, con le riprese delle persone che in quella fascia oraria avevano cercato di prelevare dallo sportello. Le stesse immagini venivano dapprima diramate a tutti i Comandi Carabinieri della Regione Sicilia e Calabria e successivamente estese a tutto il territorio nazionale. Da quel momento nasceva un’intensa attività di polizia giudiziaria, in realtà già avviata agli inizi dell’estate, tanto che due soggetti, in un’altra circostanza e sempre nei pressi della discoteca, venivano tratti in arresto e trovati in possesso di refurtiva prelevata da veicoli  parcheggiati, fra cui diversi attrezzi da scasso. Oltre al reato di furto aggravato in concorso, agli stessi veniva anche contestato l’articolo 55 del decreto legislativo 231/07, inerente l’utilizzo indebito del bancomat di una vittima nel tentativo  di prelevare denaro contante. Il Gip, nella sua ordinanza, ha osservato come esistessero esigenze cautelari a carico degli indagati riferibili al concreto ed attuale pericolo di reiterazione di reati dello stesso tipo. Sempre il Gip osservava come tale pericolo emerge in termini di concretezza ed attualità dal fatto che gli indagati avevano agito a volto scoperto, incuranti di essere ripresi dal sistema di video sorveglianza, con un modus operandi tipico di chi svolge abitualmente e con professionalità questo tipo di condotte criminose.

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