MESSINA. La mancata adozione del bilancio di previsione, adottato in giunta alla fine del 2016 e ancora non approdato in consiglio, fa salire il sangue alla testa a parecchi, ma a nessuno come ad Antonella Russo, capogruppo del Pd. Perché la consigliera rivela un particolare inedito, rispetto alla questione.

La Regione Siciliana ha inviato una diffida al Comune lo scorso 19 aprile, chiedendo entro cinque giorni perentori gli estremi della delibera di Consiglio che ha adottato il bilancio di previsione, “delibera che il Comune di Messina, ovviamente, non ha”, come spiega Antonella Russo. “La messa in mora della Regione, scaduta lo scorso 24 aprile, è praticamente rimasta secretata – continua la consigliera – e l’Assessorato delle Autonomie locali anticipa l’avvio della sua procedura sostitutiva rispetto al nostro Ente, considerato inadempiente”.

Una situazione che Antonella Russo rimarca con forza: “Tutto tace davanti a questa diffida, gli stessi revisori dei conti non sono stati nemmeno avvisati della sua esistenza.  Si registra solo una timida giustificazione del Ragioniere Generale del 24 aprile scorso, in cui si ammette non solo che il previsionale 2017, quello vero, quello che va aggiustato con l’aggiunta di diversi milioni in più, ancora non si vede all’orizzonte, ma addirittura che lo stesso Ragioniere ancora attende i documenti necessari per la redazione del “famigerato” emendamento da parte di tutti i Dirigenti comunali, e siamo solo al 24 aprile 2017, vale a dire un mese dopo la scadenza di legge! Facendo due più due, passerà almeno un altro mese ancora”.

“Morale della favola – tira le somme la consigliera del Pd – il Comune di Messina, per il terzo anno consecutivo si ritrova in gestione provvisoria, e può pagare solo le spese urgenti e strettamente necessarie previste per legge. Tra 4 giorni scade il termine per l’approvazione del bilancio consuntivo 2016, e anche di questo rendiconto, manco a dirlo, nemmeno l’ombra”.

“Siamo fermi al selfie di dicembre 2016, che riproduceva la giunta sorridente mentre brindava al previsionale del nuovo anno – conclude polemicamente il capogruppo del Pd – Dal brindisi di approvazione ad oggi, il bilancio di previsione non ha ancora avuto modo di vedere la luce, nemmeno un timido passaggio alla vista dei revisori dei conti. Si parla di un fantomatico emendamento che dovrebbe riparare il guasto di una previsione da selfie, che però era disallineata di almeno 7 milioni di euro rispetto al piano di riequilibrio”.

 

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