FILICUDI – Ben 35 pezzi in pietra lavorata, pronti a lasciare Filicudi per essere trafugati sulla terra ferma.  Intercettati appena in tempo dalla compagnia dei Carabinieri di Milazzo. Sono adesso sei le persone indagate per omessa denuncia di ritrovamento di beni culturali e possesso illegale di beni dello Stato.

Erano stati ben occultati sotto un telone a sua volta ricoperto da mobili e da un altro telone allo scopo di simulare un trasloco. Ma poco prima che si imbarcassero per Milazzo, dal porto di Filicudi, ieri mattina, sono stati fermati dai militari, che hanno subito notato il doppio telone. Beni che potrebbero essere stati trafugati dal noto villaggio preistorico di Capo Graziano. Sarà la Soprintendenza di Messina ad accertarne il valore e la provenienza. Mentre la procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha iscritto nel registro degli indagati un uomo di 70 anni, un professionista di Filicudi. Ci sarebbe lui a capo del furto di beni. Mentre gli altri 5 sarebbero solo stati ingaggiati dal professionista, sebbene, visto l’occultamento, fossero probabilmente consapevoli dell’illecito.

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