MESSINA. «Noi sottoscritti, componenti del gruppo consiliare Forza Italia presso il consiglio comunale di Barcellona Pozzo di Gotto, annunciamo che, nei prossimi giorni, porteremo avanti una raccolta firme a cui potranno aderire tutti i cittadini barcellonesi che intendano esprimere la propria contrarietà rispetto all’aumento delle indennità di sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale a carico del  bilancio comunale». Così si legge in una nota del gruppo consiliare di Forza Italia del Consiglio comunale di Barcellona Pozzo di Gotto. Situazione che si è verificata anche a Messina ad inizio dicembre 2022, quando due consiglieri del Pd, Antonella Russo e Felice Calabrò, avevano contestato gli aumenti delle indennità dell’amministrazione comunale della città dello Stretto, spiegando che «la L. 234/2021 (legge statale) all’articolo 1 commi 583,584 e 585, ha previsto gli aumenti delle indennità degli amministratori locali, stanziando anche le relative risorse, ma soltanto per gli amministratori degli enti locali ricadenti all’interno delle regioni a statuto ordinario. Per contro, nelle regioni a statuto speciale, come la nostra Sicilia, è il legislatore regionale che deve recepire la norma nazionale, cosa che la regione siciliana ha fatto con la legge del 25.05.2022 n. 13, articolo 13, comma 51. Tuttavia, con tale ultima disposizione, il legislatore isolano, concedendo ai comuni la facoltà di adeguarsi alla norma nazionale, ha specificato chiaramente che in tal caso le risorse per far fronte alla maggiore spesa devono essere prelevate dal bilancio del singolo ente locale». Qui la legge del Parlamento.

«Provvederemo a breve a dare adeguata pubblicità dei gazebo che verranno allestiti, degli esercizi commerciali e patronati aderenti all’iniziativa e delle piattaforme ove si potrà apporre digitalmente la propria sottoscrizione – proseguono – Ci spingono ad intraprendere tale iniziativa le condotte e gli atteggiamenti attuati dal sindaco che hanno evidenziato i suoi totali distacco e disinteresse rispetto alla sensibilità espressa sul tema da parte della cittadinanza. Ci riferiamo intanto alla mancanza di coraggio nel non assumersi  la responsabilità della  scelta relativa all’aumento delle indennità, utilizzando come scudo una determina dirigenziale non preceduta o seguita da un atto di indirizzo politico che chiarisse la posizione della sua amministrazione».

«Ed ancora all’assoluta noncuranza rispetto agli atti formali votati dal consiglio comunale che chiedono un ravvedimento sul punto. Ed anche alla decisione di superare la questione attraverso un’operazione di reclutamento di consiglieri per garantirsi una maggioranza fino alla scadenza del suo mandato, dimenticando con troppa disinvoltura chi lo ha individuato come candidato sindaco nel 2020, determinandone l’elezione e contribuendo anche al completamento di oltre metà della sua lista di candidati al consiglio comunale – aggiungono – Sottovaluta il Sindaco che, con questo sotterfugio, ha disatteso la fiducia di tutti i barcellonesi che, tramite i consiglieri loro rappresentanti, avevano manifestato innumerevoli rimostranze rispetto a tale scelta».

«A un sindaco che dimentica di dover rappresentare tutti i cittadini, anche e prioritariamente quelli che non lo hanno votato, e che pensa attraverso manovre di palazzo di poter fuggire dalle sue responsabilità, intendiamo ricordare che non deve rendere conto e ragione ai consiglieri comunali o alle segreterie partitiche, come al momento sta facendo per salvaguardare se stesso, bensì ad un’intera comunità e, a tal fine, proprio a questa intendiamo, attraverso la raccolta firme, offrire il modo di esprimersi in maniera diretta, chiara e diffusa su questo tema, nella speranza che il messaggio che verrà recapitato possa riportare in futuro chi amministra a Barcellona tra la gente, senza rimanerne avulso», concludono i consiglieri.

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