MESSINA. Il ritardo è concesso, ma l’anticipo no e oggi, dopo il caso del 2 e del 3 gennaio, il bus Atm della linea numero 30, quello che dovrebbe passare alle 11:15 dal villaggio collinare, è arrivato prima del previsto. E non si è nemmeno fermato ad aspettare che si facesse l’orario, lasciando i cittadini alla fermata nonostante il freddo.

A togliere qualsiasi speranza è stata la funzione Falco all’interno del sito dell’azienda trasporti di Messina, che alle 11:16 dava il mezzo numero 833 a Portella Castanea. E alle 11:24, secondo il servizio, il bus superava Don Minico.

Una corsa immotivata che non solo disturba i passeggeri (molti dei quali ultimamente hanno smesso di prendere i mezzi dell’Atm perché “nelle curve corrono troppo”, ha sottolineato un ragazzo), ma che lascia a piedi anche chi si presenta alla fermata in anticipo: oggi alcuni cittadini erano alla fermata dalle 11:07 (8 minuti prima dell’arrivo previsto).

Dalle testimonianze di chi aspettava il bus, inoltre, è emerso che quello della linea 30 delle 11:15 è un “vizietto” preso ormai da un po’ di tempo: capita spesso che arrivi in anticipo.

Alla rabbia di alcuni, però, si accosta la rassegnazione di altri: “E’ sempre stato così, bisogna mettersi alla fermata 20 minuti prima“.

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