MESSINA. Non passa giorno che sull’Atm il sindaco Cateno De Luca non sganci una bomba. Quella di ieri, arrivata di sera tardi, si chiama “liquidazione”. “Abbiamo finito in questo momento una riunione di oltre tre ore con la dirigenza ed organo di controllo Atm in merito alla situazione debitoria: è irrecuperabile“, scrive col suo consueto messaggio su Facebook il sindaco. Cosa è successo?

“Nel piano di riequilibrio finanziario per stessa ammissione del Presidente del collegio dei revisori dei conti l’importo di € 32.435.044,92 non rispecchia le reali perdite di ATM al 31 dicembre 2013 in quanto le perdite effettive a quella data erano circa 50 milioni di euro“, scrive De Luca. 

“Ho chiesto al Presidente del Collegio di relazionarmi in merito e di inviarmi tutti i verbali del collegio, per copia conforme, per il successivo inoltro alla Procura della Repubblica di Messina. Lunedì si procederà con la delibera di messa in liquidazione di Atm in quanto il disastro quadro finanziario è peggiore di quello accertato qualche settimana fa”, aggiunge De Luca. La liquidazione, però, va votata dal consiglio comunale, e tra l’altro non è nemmeno una novità per De Luca, che due o tre giorni dopo essere diventato sindaco aveva già dettato, in una delibera di giunta, le linee per la liquidazione delle partecipate, quindi anche l’Atm, che sarebbe confluita in una grande multiservizi con l’Amam. Il progetto successivamente sembra essere sparito dall’agenda politica dell’amministrazione. La delibera dava come limite temporale il 31 ottobre 2018 per la liquidazione, quindi la comunicazione di De Luca potrebbe non essere un caso.

Oscilla ancora il conteggio dei debiti, e a questo punto ha ragione Libero Gioveni nel chiedere che sia una società terza a fare un audit alla società. Nel bilancio 2016, si legge di crediti per 32,5  milioni di euro a fronte di debiti per 65,6 milioni di euro. Numeri che nell’ultimo conteggio non sono menzionati.

“Chi ha giocato sporco o vuole continuare a giocare sporco è giunto il momento che ne risponda di fronte all’autorità giudiziaria“, ha concluso il sindaco.

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