PALERMO. Il vento e gli incendi hanno caratterizzato la notte appena trascorsa non solo a Erice ma anche a Palermo e in provincia. Diversi roghi, alcuni dei quali di origine dolosa, sono divampati nella zona di Monreale, Pioppo, Cefalù, a Bagheria sul Monte Catalfano e a Termini Imerese, dove la popolazione è ancora in attesa dei canadair. Già ieri pomeriggio la Regione Siciliana aveva diramato, insieme allo stato d’allerta per il maltempo, anche quello per il rischio di incendi classificando tutta la Sicilia in verde per “nessun rischio” e solo Messina nello stato arancione di “preallerta”. 

Numerosi anche i danni causati dal forte vento di scirocco: alla fine sono stati 38 gli interventi dei vigili del fuoco per rimuovere alberi caduti sulle auto e che hanno invaso la sede stradale. Tanti i cartelloni pubblicitari finiti per strada e rimossi dai pompieri.

In particolare, è stata lunga la notte ad Erice, dove un incendio di origine dolosa ha minacciato l’antico centro medievale. Il vento, che imperversa in tutta la Sicilia, è aumentato di intensità e il fronte del fuoco, alimentato dalle forti raffiche di scirocco, è giunto a ridosso di diverse abitazioni.

Decine di squadre di vigili del fuoco arrivati da tutta la provincia, ma anche da Agrigento e da Palermo, si sono messe al lavoro per ore nel tentativo di domare le fiamme che dopo avere risalito la montagna hanno minacciato le abitazioni in via Sant’Anna e in via Argenteria. Un altro fronte ha divorato cinque capannoni del Mercatone Uno di contrada Xitta. L’incendio, visibile da diverse zone della provincia, ha tenuto in apprensione anche gli abitanti di Trapani che si trovano alle pendici del monte Erice.

 

Foto Giovanni De Santis

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