MESSINA. «La visione politica dell’Amministrazione sta letteralmente ammazzando lo sport a Messina. Purtroppo tutte le mie preoccupazioni si stanno concretizzando». A distanza di un mese e mezzo dal suo primo grido di allarme, il consigliere comunale del M5S Andrea Argento torna a puntare il dito contro la gestione degli impianti sportivi da parte della Giunta, chiedendo all’assessore al ramo Pippo Scattareggia “di dar seguito a quanto affermato (e messo a verbale) in Aula consiliare lo scorso 31 luglio”.

«Spronato forse dalla mia denuncia, e dall’ipotesi concreta di dire addio allo sport in città a causa dell’assoluta incapacità dell’Amministrazione nel gestire gli impianti – sbotta Argento – l’esponente della Giunta De Luca aveva garantito in Commissione che, in assenza degli annunciati bandi per affidare le strutture ai privati, sarebbero stati rilasciati a breve i nulla osta e le autorizzazioni alle società, sulla scia di quanto fatto negli anni scorsi, in modo da poter dare la possibilità agli sportivi messinesi di riprendere le loro attività in previsione dell’avvio della stagione agonistica. Ebbene, un mese dopo, malgrado l’annuncio di Scattareggia davanti a tutti i consiglieri presenti in Aula, il Dipartimento preposto non ha ricevuto alcuna nota ufficiale da parte dell’assessore. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, con le società sportive ancora fuori dagli impianti. Ma a che gioco stiamo giocando?», prosegue il capogruppo del M5s, che già lo scorso 11 luglio aveva criticato duramente l’intenzione (rimasta tale) del Comune di affidare le strutture a terzi, la totale assenza di fondi messi a bilancio e la mancanza di dialogo con le associazioni di settore.

«L’assessore Scattareggia non avrà avuto probabilmente tempo per occuparsene, ma adesso non possiamo più aspettare e bisogna trovare una soluzione immediata per garantire ai Messinesi il sacrosanto diritto di fare sport nella loro città», conclude Argento che chiede di conoscere con tempi certi quando verrà inoltrata la comunicazione al Dipartimento e se le dichiarazioni rilasciate in Aula dall’assessore troveranno mai riscontro. «Le società sportive sono stufe di essere prese in giro. Se l’Amministrazione persevera con l’approssimazione e il disinteresse mostrati in questi mesi, il rischio – lo ribadisco – è di appendere tutti quanti le scarpette al chiodo. E non possiamo né accettarlo né permetterlo».

 

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