MESSINA. Renato Accorinti? “Un grillino dissidente con la mise da francescano, un pacifista che poi si schiera al fianco degli odiatori seriali dell’estrema sinistra”. I Cinque Stelle? “Frutto dell’incapacità politica. Hanno fatto disastri dovunque, da Bagheria a Gela, passando per  Ragusa”. Genovese? “Il padre padrone indiscusso del centrodestra messinese. Deciderà lui chi sarà il candidato sindaco”. Non risparmia nessuno Gianpiero D’Alia nel corso della presentazione dei candidati messinesi nella lista di “Alternativa Popolare – Centristi per Micari” alle prossime elezioni regionali del 5 novembre.

Da Gianfranco Micciché ad Angelo Capodicasa, da Nello Musumeci a Claudio Fava, il parlamentare nazionale conclude l’incontro in scena a Palazzo dei Leoni togliendosi parecchi sassolini dalle scarpe e galvanizzando la platea gremita, che lo accoglie con un forte applauso già alle prime battute sulla parità di genere. “Fra i nostri candidati ci sono 4 uomini e 4 donne, 4 donne con le palle e nessuna riempilista”, spiega D’Alia, che prende le difese di Giovanni Ardizzone, seduto al suo fianco (“uno dei migliori presidenti dell’Ars in assoluto, a differenza di Micciché, che ha disonorato l’autorità che ha rappresentato”) e incentra il suo discorso sul concetto di “coerenza politica”, citando Gaetano Armao e la recente polemica sui “sautafossa” nel listino di Musumeci: “Di opportunisti io ne ho visti tanti e fanno tutti una brutta fine. Chi tradisce il proprio partito tradisce gli elettori, che sono di norma più intelligenti degli eletti e hanno buona memoria”,  commenta il parlamentare, che si scaglia contro l’utilizzo del voto segreto all’Ars, cita Papa Francesco e attacca la sinistra: “Prima ci propongono un candidato e poi si tirano indietro. Da loro solo odio politico e nessun progetto”.

A prendere la parola per primo, intorno alle 10:30 di questa mattina, è Enzo Garofalo, che presenta uno ad uno i candidati della lista provinciale (bio in calce all’articolo) e introduce Giovanni Ardizzone. “La nostra è una regione con grandi problemi ma anche con grandi potenzialità. Per questo servono dei bravi rappresentanti che abbiano la voglia e le competenze per mettersi in gioco”, conclude il parlamentare prima di lasciare la parola al presidente uscente dell’Ars, che dopo i ringraziamenti di rito focalizza il suo discorso sulla Città Metropolitana (“Se abbiamo firmato il Patto per il Sud è grazie al sottoscritto”) concludendo il suo intervento rivolgendosi ai giovani presenti in aula: “Il futuro è vostro”.

 

 

Prima della chiusura, affidata a D’Alia, il microfono passa quindi a Giovanni La Via, “uno che a differenza di tanti suoi colleghi ha sempre portato avanti le battaglie per la Sicilia”, come lo introduce Garofalo. “Abbiamo 62 candidati in Sicilia, di cui 8 a Messina. Tutti professionisti e persone rispettabili”, commenta l’eurodeputato, che prende le distanze dalle liste di proscrizione sul web (“Impresentabili noi? Abbiamo risposto a Di Maio, che ha sbagliato indirizzo”) e presenta i punti cardine del programma elettorale, a partire dal lavoro, dalla fuga dei cervelli e dal diritto alla salute. “La nostra coalizione si differenzia perché non urliamo ‘no’ a tutto e siamo lontani dal populismo. È facile dire di voler dare delle risorse ai più deboli (riferendosi al reddito di cittadinanza, ndr), senza presentare progetti concreti. Per farlo servono le competenze, e noi le abbiamo proprio  come le ha Micari, che è il rettore della più grande università siciliana”.

 

 

 

Di seguito le bio dei candidati al collegio circoscrizionale di Messina:

 

CETTINA FASOLO, 41 anni, di Messina. È un avvocato, si occupa principalmente di diritto penale, ma anche diritto di famiglia e minori. Nel 2012 ho conseguito la licenza in diritto canonico presso la Pontificia università Lateranense e successivamente il dottorato in diritto canonico. È abilitata al patrocinio presso i tribunali ecclesiastici. Vicino al mondo del sociale e ai temi dei migranti, ha frequentato il corso di alta specializzazione sul diritto dell’immigrazione.

MARIA GRAZIA FRACASSI, 54 anni, di professione medico e docente nella facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Messina. Nel 2004 ha avuto l’incarico di Insegnamento di Tecnologie biomediche presso la Scuola di specializzazione in Chirurgia dell’apparato digerente, facoltà di Medicina e Chirurgia di Messina e l’incarico di Insegnamento nel Corso Integrato di Chirurgia Generale e Corso Integrato di Semeiotica e Metodologia Clinica dello stesso ateneo. Dal 2004 al 2016 ha lavorato presso il Policlinico di Messina con la qualifica di dirigente medico. Da maggio di quest’anno è dirigente medico all’ospedale ‘Fogliani’ Milazzo.

MASSIMO FRANCHINA, nato a Castell’Umberto (Messina), 44 anni, è uno psicologo clinico, esperto in percorsi e processi formativi. Molto impegnato nel campo del sociale è leader manager nell’ambito della cooperazione locale e regionale; esperto in servizi sociali, assistenziale e sanitari.

MATTEO FRANCILIA, nato a Vancouver (Canada) il 9 dicembre del 1979, ha abbracciato la politica sin dai tempi della scuola. Si è laureato in Scienze della Formazione, con specializzazione in promozione turistica delle risorse ambientali e culturali all’Università di Messina. È stato eletto giovanissimo consigliere provinciale e capogruppo, dal 2008 al 2013, risultando uno dei consiglieri con la più alta produttività nei lavori a Palazzo dei Leoni.

SALVATORE MAMMOLA, 54 anni, nato a Messina, si è laureato in Scienze politiche con indirizzo politico internazionale e fa l’agente di viaggi e il direttore tecnico di tour operator. Dal 2005 organizza incontri nelle scuole con le vittime della mafia, con le forze dell’Ordine e magistrati impegnati nella lotta alla criminalità. È stato membro della consulta per il turismo del Comune di Messina ed è componente della commissione nazionale commercio e turismo dell’Italia dei Valori. Delegato provinciale di Messina dell’Anav (Associazione nazionale agenti viaggio); inoltre presidente nazionale del Comitato nazionale dei direttori tecnici agenti di viaggio e tour operator. Iscritto all’Italia dei Valori dal 2003 e componente dell’esecutivo nazionale, del direttivo regionale e segretario cittadino a Messina.

FRANCESCA MORACI, architetto, è professore ordinario di Urbanistica; Ph.D in Pianificazione territoriale; Master of Science in Economic Policy and Planning (Northeastern University di Boston) Borsa Fulbright per l’economia, insegna dal 1996 presso l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. Per 10 anni è stata il referente dell’ateneo calabrese per l’Agenzia per la ricerca Europea-Miur. Ha svolto attività di ricerca e insegnamento negli Usa ed è stata visiting professor in Cina -Chongquing University. E presso la Escola Tècnica Superior d’Arcquitectura del Valles, Universitat Politècnica de Catalunya. Dal maggio 2015 è componente del Consiglio d’amministrazione dell’Anas. Membro del Comitato Tecnico della Conferenza permanente interregionale per il coordinamento delle politiche nell’Area dello Stretto, è tra i 15 saggi nominati dal Governo nazionale per il Piano strategico nazionale della portualità e della logistica; componente nominata dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti del Tavolo tecnico per lo “Studio di fattibilità per i collegamenti marittimo, ferroviario e stradale nell’Area dello Stretto di Messina”Per l’impegno politico e sociale per i diritti delle donne, nel 2015, ha ricevuto il premio internazionale ‘Donne che ce l’hanno fatta’.

LETTERIA SCIUTO (detta GIOVANNA), dirigente sindacale da trent’anni impegnata sul territorio e nel sociale. È responsabile provinciale del patronato Encal, dal 1992, e regionale dello stesso dal 2009, e segretario provinciale delle Federazioni sindacali Cisal di categoria degli agricoltori e dei pensionati (Fnasla e Fip). Alla fine degli anni Novanta diventa anche componente del Consiglio nazionale Cisal. Esperta dei temi legati alle pari opportunità, ha perseguito l’attività sindacale anche partecipando personalmente alle vicende politiche nell’ambito comunale e provinciale, riconoscendosi nelle forze democratiche di centro e solidariste.

 

 

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