Si è conclusa con il rinvio a giudizio di Mario Pantè e Sebastiano Torre l’udienza preliminare per l’aggressione, nel carcere di Gazzi, ai danni di due detenuti. Al vaglio del gup Monia De Francesco lo stralcio relativo al pestaggio di Angelo Lorisco e Stefano Rottino avvenuto il 26 maggio 2016. Per questa vicenda complessivamente gli indagati erano otto, nel corso della scorsa udienza per sei è già stato disposto il rinvio a giudizio al 18 maggio prossimo. Restavano sospese le posizioni di Pantè e Torre, per i quali l’udienza era slittata di qualche giorno. Adesso vanno a riunirsi al troncone principale.

Sono quindi in tutto otto le persone rinviate a giudizio per il pestaggio del maggio 2016. Il giorno dopo il suo ingresso in carcere, il 25 maggio, Lorisco stava rientrando in cella dopo il “passeggio” con gli altri detenuti. All’improvviso fu trascinato fuori dalla cella da quattro uomini che lo picchiarono. Qualche ora dopo la stessa sorte toccò a Rottino. L’indagine condotta dai carabinieri del Ros e del personale della Polizia Penitenziaria concluse che i due furono picchiati perché considerati vicini al collaboratore di giustizia Carmelo Bisognano, ex boss dei Mazzarroti. Angelo Lorisco e Stefano Rottino l’anno scorso furono arrestati nell’ambito dell’operazione “Vecchia maniera”, l’indagine svelò come il collaboratore di giustizia Bisognano avrebbe continuato a coltivare anomali “interessi” nel territorio di Mazzarrà Sant’Andrea nonostante si fosse allontanato da tempo da quell’area. Rottino, Lorisco e Bisognano furono arrestati nel maggio del 2016 per attribuzione fittizia di titolarità societarie, tentata estorsione, estorsione aggravata dal metodo mafioso, il giorno dopo, i due, considerati vicini a Bisognano subirono l’aggressione. 

 

 

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