PALERMO. Il mondo al contrario: nel nord Italia si sperimenta una siccità seza precedenti, mentre nel mezzogiorno d’Italia, in Siciia in particolare, non solo non si registra penuria d’acqua, ma i bacini sono addirittura più ricchi rispetto al 2021. Secndo la tabella esplicativa del dipartimento regionale dell’Autorità di bacino del Distretto idrografico della Regione Siciliana, emerge che al primo giugno scorso nelle 25 dighe presenti nell’Isola i volumi d’acqua ammontavano a 572,85 milioni di metri cubi, nello stesso mese del 2021 erano 477,09. E quindi pare proprio che l’estate 2022, che si preannuncia già piuttosto calda, non dovrebbe portare i cronici problemi di mancanza d’acqua che tradizionalmente attanagliano la Sicilia (al netto dell’efficienza – dubbia – delle reti idriche locali). Una circostanza non usuale, che però non giunge inattesa: l’incredibilmente piovosa stagione autunnale, e l’altrettanto uggioso inverno (e l’inizio di primavera), hanno consentito a dighe e invasi siciliani di riempirsi fino all’orlo. A fine del 20321, SiciliAcque, società partecipata (al 25% della Regione Siciliana e al 75% dal privato Idrosicilia S.p.A) che nell’Isola si occupa del servizio di sovrambito, basandosi sui dati raccolti negli impianti dislocati sul territorio regionale aveva spiegato che i livelli di “pienezza” degli impianti registrati a fine anno erano paragonabili a quelli che normalmente si raggiungono dopo una intera stagione invernale, e che per il 2022 in sostanza non dovrebbero esserci problemi di approvvigionamento idrico. La situazione isolana dovrebbe riguardare anche Messina, benchè Siciliacque si riferisca all’acquedotto dell’Alcantara (che gestisce), dal quale Messina non si serve: ma la sorgente alle pendici dell’Etna sulla quale la partecipata ha raccolto i dati è la stessa da cui nasce il Fiumedreddo, l’acquedotto che insieme a quello della Santissima (a Fiumedinisi) rifornisce la città di acqua. Anche per Messina, quindi, grazie a piogge di intensità e durata eccezionale, non dovrebbero esserci problemi di razionamento idrico durante i mesi più caldi.
