MESSINA. In un ann9, i prezzi medi a Messina sono aumentati di oltre il 6%: è quanto emerge dall’analisi con la quale mensilmente io comune di Messina monitora il costo della vita: nel mese di agosto 2023 si registrano un incremento congiunturale (cioè riferito al trimestre precedente) del +0,6% e un incremento tendenziale (ovvero lo stesso mese del 2022) del +6,1% dell’indice dei prezzi al consumo. Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente prodotti alimentari e bevande analcoliche (+11%), bevande alcoliche e tabacchi (4,4%), abbigliamento e calzature (5,2%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,5%), mobili, articoli e servizi per la casa (+5%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,5%), trasporti (+1,4%), comunicazioni (+1,2%), ricreazione, spettacoli e cultura (+2,7%), istruzione (+1,5%), servizi ricettivi e ristorazione (+8,9%) e altri beni e servizi (+4,2%).

È quanto emerso nel corso della riunione della commissione comunale di controllo prezzi, presieduta dall’assessore con delega ai Servizi al Cittadino Massimiliano Minutoli.
La nota offre una sintetica analisi dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di agosto 2023.

Prodotti per fumatori: si registra un lieve aumento congiunturale di sigari e sigaretti (+0,3%; +2,0 il tendenziale), a causa dell’aumento di alcune marche di sigaretti, a fronte di una diminuzione degli articoli per fumatori (-1,5%).

Energia elettrica: nel mercato libero diminuiscono, a livello congiunturale, i prezzi dell’energia elettrica (-0,4%; -8,1% il tendenziale) e del gas di città e gas naturale (-7,7%; -3,6% il tendenziale), risultando su livelli inferiori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel mercato tutelato aumenta, sempre a livello congiunturale, il prezzo del gas di città e gas naturale (+2,3%; -33,1% il tendenziale).

Prodotti farmaceutici: si registra un leggero aumento congiunturale dei medicinali di fascia C – SOP OTC (+0,2%; +7,2% il tendenziale) e degli integratori alimentari (+0,3%; +4,6% il tendenziale).

Servizi di telefonia: si rileva un aumento, in termini congiunturali e tendenziali, dei servizi di telefonia fissa a banda larga (+0,8%; +2,6% il tendenziale), a fronte di una diminuzione dei servizi di telefonia mobile (-0,5%; -0,5% il tendenziale).

Servizi di trasporto: si registra un aumento generalizzato dei prezzi dei servizi di trasporto, dovuto al picco della stagione turistica. Per quanto riguarda il trasporto aereo, il maggiore aumento congiunturale è registrato dai voli europei (+9,6%; -9,3% il tendenziale), seguiti da quelli intercontinentali (+6,6%; -44,7% il tendenziale) e da quelli nazionali (+2,0%; +22,0% il tendenziale). Nei voli europei l’incremento di prezzo interessa sia il settore low cost sia, in modo più marcato, quello tradizionale, nei voli nazionali l’incremento è dovuto esclusivamente al settore tradizionale, mentre il settore low cost registra un lieve calo, nei voli intercontinentali la marcata flessione tendenziale è dovuta all’incremento congiunturale più elevato registrato nello stesso periodo dell’anno precedente. Per quanto riguarda i trasporti ferroviari, aumentano quelli nazionali (+3,9%; +3,9% il tendenziale), a causa della minore disponibilità di offerte commerciali per il servizio di alta velocità. Si registra, inoltre, un aumento dei prezzi del trasporto marittimo (+27,1%; -3,3% il tendenziale), dovuto sia alle destinazioni verso l’estero sia soprattutto a quelle verso l’interno, in particolare in direzione delle isole maggiori.

Attività turistiche e ricreative: tra le attività turistiche si rileva un aumento in termini congiunturali e tendenziali dei pacchetti vacanza sia a livello nazionale (+7,6%; +17,0% il tendenziale) sia a livello internazionale (+1,4%; +3,7% il tendenziale). Aumentano anche i prezzi di villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili (+2,0%; +5,6% il tendenziale) e degli agriturismi (+1,6%). Tra le attività ricreative, registrano un aumento congiunturale gli stabilimenti balneari (+5,8%; -5,5% il tendenziale) e i parchi di divertimento (+0,9%; +11,3% il tendenziale).

Cultura: diminuisce, a livello congiunturale, il prezzo dei giornali quotidiani, sia a diffusione locale (-0,7%; +0,8% il tendenziale) sia a diffusione nazionale (-0,4%; +0,0% il tendenziale) e quello dei periodici (-0,8%; +5,3% il tendenziale). Le variazioni congiunturali di giornali quotidiani e periodici sono legate ad una diversa distribuzione degli allegati.

 

 

 

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