MESSINA. 20 milioni è la somma iniziale per la bonifica della Zona Falcata, area della città soggetta ad alto rischio ambientale vista la presenza di elementi tossici nel suolo. Negli scorsi giorni, nel perimetro tra via San Ranieri e lo Stretto si aggirano tecnici per lo step iniziale per la bonifica. Secondo il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Messina, Mario Mega, entro febbraio 2023 si predisporrà del progetto e della quantificazione della spesa per poter rimuovere tutti i resti degli impianti che ancora oggi generano contaminazione.

L’università di Messina ha già predisposto un’idea per la riqualificazione dell’area: la costruzione del parco blu delle Sirene con il grande acquario dello Stretto all’interno di centro biomarino. Lo scorso settembre, sono stati avviati tre cantieri con i fondi regionali: quello del restauro della stele della Madonna della Lettera, della Porta Spagnola e del Portale di Accesso della lanterna di San Ranieri.

Negli scorsi giorni, invece, sono iniziati i lavori di restauro della Chiesa di Santa Maria della Valle, detta “la Badiazza“. Il cantiere prevede il recupero, il consolidamento, la rifunzionalizzazione e la sistemazione esterna del complesso monumentale insieme all’allestimento del verde negli spazi esterni. L’importo dei lavori è di oltre 1,2 milioni di euro finanziati con fondi Fsc 2014-2020.  Gli interventi sono stati appaltati dalla Soprintendenza per i Beni culturali di Messina che si occuperà anche della direzione dei lavori. La conclusione dei lavori è prevista per il mese di giugno 2024. Edificato nell’XI secolo, il complesso monumentale di epoca normanna, è stato oggetto nel passato di interventi di recupero, mai completati. Una volta ultimati gli interventi in corso sarà dunque possibile riaprire la “Badiazza” a cittadini e turisti. 

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