MESSINA. È arrivata l’assoluzione da parte della Corte dei Conti per l’ex sindaco Renato Accorinti, l’ex rettore Pietro NavarraDario Latella, liquidatore e amministratore unico di Innovabic, società partecipata (dichiarata fallita a luglio del 2021) di cui Palazzo Zanca e Ateneo erano soci al 33% ciascuno (la terza parte apparteneva all’ex Provincia regionale). I tre erano stati citati in giudizio in seguito a un esposto trasmesso dalla stessa università di Messina con il quale venivano denunciate “condotte di cattiva amministrazione” all’interno di Innovabic. A giudizio anche i tre membri del comitato interno per il controllo analogo: l’ex assessore provinciale Michele Bisignano, l’ex assessore comunale Orazio Miloro e Antonino Germanà, designato in quota Università. L’ipotesi, per tutti e sei, era di un danno erariale da centomila euro (qui tutti i dettagli). Le richieste pecuniarie furono di 33.300 euro per Accorinti (nella doppia veste di socio), e 16.600 euro a testa per gli altri cinque.

“La Corte dei Conti, sezione Giurisdizionale per la Regione Sicilia – si legge nella sentenza – dichiara inammissibile l’atto di citazione nei confronti dei convenuti Antonino Germanà, Michele Bisignano e Orazio Miloro e compensa, nei loro confronti, le spese di giudizio”, rigettando le domande del procuratore regionale “di cui all’atto di citazione nei confronti di Dario Latella, Renato Accorinti e Pietro Navarra, e per l’effetto, li assolve dai relativi addebiti”, liquidando a favore di ciascuno le spese legali.

 

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