MESSINA. Che Messina fosse una città disgraziata dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico, lo testimoniano gli ultimi due pesantissimi anni: dagli ormai famigerati quindici giorni senz’acqua di novembre del 2015, ai guasti in serie agli impianti che hanno funestato l’estate di molti cittadini. Guasti che non accennano a terminare.

Da un po’ di giorni, per l’esattezza da ferragosto, a causa di una pompa di sollevamento rotta a Montepiselli, tutta la contrada che porta a Casazza, sui colli san Rizzo, dai rubinetti non vede venir fuori un goccio d’acqua, perchè la portasta idrica non raggiunge più il serbatoio di contrada campola, che serve la zona. All’Amam, la partecipata che si occupa di acquedotto, allargano le braccia: secondo l’ufficio tecnico, segnala una lettrice, dalle 12 di ieri l’acqua sarebbe in regolare distribuzione. “Poi ci hanno detto che sarebbe arrivata stanotte, ma ancora di acqua non se ne vede. Stamattina, poi, ad un’ennesima sollecitazione ci è stato risposto che manca un tubo, nient’altro”.

La soluzione identificata ieri era quella di servire le zone coi serbatoi di Catarratti: come però avviene sempre dopo un’interruzione nella fornitura, chi abita in collina, e agli ultimi piani, è penalizzato dalla poca pressione che ha l’acqua. “Ci è stato detto che la soluzione potrebbe essere l’acqua di Calatabiano – continua la residente – mettendo in pressione i tubi a Catalabiano ci hanno detto che per 24 ore non arriverà acqua. Nel frattempo abbiamo esauritoo l’acqua dei nostri serbatoi, e per lavarci usiamo…l’acqua minerale, e facciamo avanti e indietro coi bidoni”.

Nel sito dell’Amam, al momento, nessuna comunicazione: l’ultimo aggiornamento risale a più di una settimana fa. La cattiva notizia è che le operazioni di ripristino della pompa potranno iniziare da lunedi. Quindi prima di martedi, di acqua non ne arriverà. 

 

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