MESSINA. «Una rivoluzione per tutta la rete infrastrutturale dello Stretto e della Sicilia, possibile grazie alla presenza del MoVimento 5 Stelle nelle Istituzioni. Da qui riparte lo Stretto, da qui riparte Messina». Così i parlamentari del MoVimento 5 Stelle Francesco D’Uva, Antonella Papiro, Barbara Florida, Grazia D’Angelo, i deputati dell’Ars Valentina Zafarana e Antonio De Luca e i consiglieri comunali Cristina Cannistrà, Pippo Fusco e Andrea Argento commentano lo stanziamento di circa 500 milioni di euro per il potenziamento delle infrastrutture dello Stretto di Messina.
«Tali risorse – spiegano i portavoce del MoVimento – saranno utilizzate per migliorare le reti ferroviarie e potenziare l’attraversamento dinamico. Nello specifico saranno promosse diverse opere tra cui la riqualificazione del naviglio e delle stazioni ferroviarie, il rinnovo del materiale rotabile ferroviario, la transizione energetica della mobilità marittima, l’accessibilità stradale ai porti. Dopo anni di richieste dal territorio rimaste inevase, finalmente si danno risposte concrete, segnali tangibili di un’attenzione meticolosa, anche da parte dell’amministrazione centrale, per la comunità e le imprese che hanno sede e opere in queste zone. È dal 2014 – continuano – che lavoriamo fianco a fianco con i cittadini per evitare la dismissione del traghettamento e l’abbandono dell’attraversamento dinamico. Tali investimenti rappresentano un traguardo importante e sintetizzano la volontà politica di corroborare le infrastrutture che abbiamo e migliorarle, rendendole più efficienti e al passo con i tempi. Ringraziamo il Sottosegretario Giancarlo Cancelleri che oggi, con la sua presenza a Messina, ha rimarcato quanto importante sia la sinergia dell’amministrazione centrale con i territori e il gioco di squadra su più livelli di governo. Come MoVimento 5 Stelle continuiamo a lavorare: abbiamo ancora tanti obiettivi da raggiungere nell’interesse della comunità», concludono.
Critica invece la parlamentare di Forza Italia Matilde Siracusano: «Secondo il sottosegretario alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, aumentando la capacità di accosto dei traghetti nello Stretto di Messina – in parole povere, allargando le banchine – si renderà più sostenibile la mobilità di passeggeri e merci tra le aree metropolitane di Reggio Calabria e Messina, nonché la continuità territoriale da e per la Sicilia. Altro che innovazione, qualcuno pensa di potersi presentare nella nostra Regione festeggiando mentre annuncia a siciliani e calabresi che rimarranno arretrati per il prossimo secolo. Non c’è assolutamente nulla di futuristico nel traghettamento dei treni freccia rossa, che rimangono freccia rossa solo di nome. Per garantire un collegamento stabile e veloce tra Sicilia e Calabria l’unica soluzione è quella di mettere in cantiere la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Riqualificare le stazioni ferroviarie, migliorare gli attracchi marittimi, acquistare nuove imbarcazioni e nuovi treni è solo un modo per lavarsi la coscienza, continuando a prendere in giro i cittadini, e sprecando le risorse le Pnrr».